
E così, una folla non certo oceanica, ma formata da centinaia di persone con bandiere e striscioni, sostenute persino dal deputato ambientalista Shahrar Ali (dal nome evidentemente molto britannico !) – la cui presenza rende quanto meno l’idea del significato politico della rivendicazione – si sono ritrovate in nome dell’orgoglio africano. Ecco perché, come dicevamo, il significato politico della manifestazione va ben al di là dei numeri registrati oggi, in occasione di una protesta che, ad ogni modo, era diretta niente meno che al parlamento, per la consegna di una petizione che, tra l’altro, recita: “Oggi i discendenti degli africani deportati, direttamente e indirettamente, incontrano discriminazioni razziali quotidiane. Tutto ciò si traduce nell’impoverimento, nella mancanza di istruzione, nella disoccupazione, negli arresti e nelle pessime condizioni sanitarie”.

Emmanuel Raffaele
2 comments
Che palle ’sti negri.
L’unico negro buono… è un negro morto!