Roma, 6 feb – Si continua a parlare di remigrazione, a tenere alta l’attenzione su quella che ha ogni caratteristica per diventare una nuova parola d’ordine della politica – italiana e non – ci ha pensato CasaPound Italia, con un azione che ha visto protagonista tutta l’Emilia-Romagna.
L’azione delle tartarughe frecciate
“Criminalità, seconda generazione? No, remigrazione” il testo degli striscioni che i militanti della tartaruga frecciata hanno affisso lungo la regione più rossa d’Italia. Da Piacenza a Cesena, passando per Parma, Reggio Emilia e Forlì. Spiega il movimento identitario: “Intendiamo contestare la fallimentare gestione dell’immigrazione nella Regione, che sta generando una serie di gravi problematiche per la sicurezza e la coesione sociale. Dall’attentato terroristico in provincia di Rimini alle minacce rivolte agli italiani da immigrati a Ferrara, fino alle violenze e aggressioni nelle stazioni ferroviarie, come quella che ha visto un giovane aggredito a Fidenza, è evidente che la situazione sta sfuggendo di mano”.
CasaPound fa riferimento a tutta una serie di avvenimenti accaduti in Emilia-Romagna negli ultimi mesi. Tra questi, quello che ha avuto il maggior risalto mediatico è senza dubbio l’accoltellamento plurimo di Capodanno. Ovvero quando nella piccola frazione di Villa Verucchio un 23enne egiziano (entrato irregolarmente in Italia circa due anni fa e già noto per avere provocato alcuni disordini in un pub) ha colpito – con una lama da cucina lunga 22 centimetri – cinque passanti. Costringendo quindi un carabiniere a freddarlo.
Remigrazione: l’azione di CasaPound in Emilia-Romagna
Continua il comunicato: “Da Verucchio, dove un attentato terroristico a inizio gennaio ha sconvolto la città e messo in luce la pericolosità di una gestione sconsiderata dei flussi migratori, al recente servizio andato in onda sulle baby gang che prendono in ostaggio Parma, alle stazioni ferroviarie, che sono diventate focolai di aggressioni e intimidazioni, non siamo di fronte a episodi isolati, ma a un quadro più ampio di disordine.”
La soluzione proposta è quindi “la remigrazione totale e senza compromessi di tutti gli immigrati irregolari presenti sul nostro territorio”. Ma non solo, perché “attraverso strumenti di collaborazione diplomatica ed economica con i paesi d’origine” si può incentivare “il rimpatrio volontario verso i paesi d’origine per tutti i discendenti d’immigrati nati in Europa”.
“Non siamo disposti a pagare le colpe di anni di incapacità politica ad ogni livello o le folli posizioni ideologiche della sinistra che da decenni amministra l’Emilia-Romagna”: come già fatto a Bologna, CasaPound è pronta a tornare in piazza.