Sassari, 4 feb – Sono passati ormai quasi 15 anni dalla legge 92/2004 che istituiva la solennità civile del “Giorno del Ricordo” in memoria delle vittime delle foibe e dell’esodo giuliano dalmata e la storiografia accademica, in particolare grazie all’opera del prof. Raoul Pupo dell’Università degli Studi di Trieste, è ormai pervenuta a una risultati consolidati e non equivoci sull’argomento. Quest’anno, rimediando all’imperdonabile omissione degli anni passati, anche il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha deciso di riportare al Quirinale la celebrazione del “Giorno del Ricordo”.
Ma c’è poco da fare. L’ampio schieramento di sinistra che va dai centri sociali ai partitini di estrema sinistra, all’Anpi, alla Cgil per arrivare al Partito Democratico, con l’ausilio dei propri terminali (scarsamente fedeli ai propri obblighi deontologici e d’ufficio) annidati nelle redazioni degli organi di informazione, nelle scuole, nelle università, nelle amministrazioni centrali e periferiche dello Stato e negli enti locali, boicotta sistematicamente l’applicazione della legge 92/2004. Le modalità operative di questo boicottaggio sono due. Da un lato viene evitata ogni iniziativa pubblica di celebrazione della solennità civile del “Giorno del Ricordo”, in primo luogo da parte delle Prefetture. A questo riguardo Matteo Salvini, che la mattina del 10 febbraio sarà presente a Basovizza, è informato di quello che (non) fanno i suoi Prefetti? Non parliamo delle scuole e delle università, oppure degli organi di informazione, su cui è meglio stendere un velo pietoso.



I suoi convegni si tengono generalmente in sale addobbate dalla bandiera jugoslava ed egli stesso ama farsi ritrarre, con il fazzoletto rosso al collo, in fotografie con statue o magliette del suo idolo, oppure irrigidito nel saluto militare davanti alla sua tomba. Non risulta che questa inqualificabile vergogna, perpetrata dalle amministrazioni comunali di Alghero e Sassari a spese dei contribuenti, sia stata condannata dal mondo della cultura o dai locali organi di informazione, per tacere dell’opposizione nei consigli comunali di Alghero e Sassari, che ha dimostrato distrazione, disinteresse o peggio connivenza nella vicenda. Di certo, è stata profanata e insultata la memoria di 350.000 esuli e oltre 10.000 vittime giuliano-dalmate.

Carlo Altoviti
10 comments
Fecciaglia sinistra,da vomitare……….. stranamente o magistrati politicizzati sinistri tacciono………i delinquenti negazionisti non vanno indagati e processati…….???. Paese di merda.
Vergogna! Vergogna! Vergogna ! Nazisti con falce e martello!
[…] https://www.ilprimatonazionale.it//cronaca/alghero-sassari-negazionisti-foibe-103570/ […]
[…] la memoria di coloro che morirono nelle Foibe massacrati per mano dei partigiani titini. Dal convegno negazionista di Alghero a quello di Parma passando per le dichiarazioni dell’Anpi di Rovigo e gli sfregi vandalici a […]
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[…] negazionisti organizzati dall’Anpi e da varie sigle antifasciste, eventi a volte addirittura patrocinati da comuni a guida Pd, quanto dichiarato da Salvini appare davvero il minimo indispensabile per contrastare questi […]
[…] storico che racconterà la sua versione sulle foibe in una sala comunale? Esattamente un anno fa, su questo giornale abbiamo tracciato un breve ritratto di “Eric il Rosso”, un signore noto ai più per non essere […]
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