
Lo dimostra una ricerca pubblicata ieri sul Journal of Clinical Oncology. Secondo lo studio, una versione “modificata” dal punto di vista genetico del virus dell’herpes simplex, denominata T-Vec, è già stata utilizzata con successo per curare melanomi maligni non operabili.
Ora si attende il via libera finale della Fda, l’autorità di controllo sul cibo e i farmaci americana, dopodiché la terapia potrà sbarcare sul mercato, presumibilmente entro pochi mesi.
Va tuttavia ancora testata la tossicità e l’efficacia della terapia su pazienti che abbiano il melanoma metastatico nodulare al quarto stadio, iniettando 1.000 pfu di virus o placebo direttamente a livello dei noduli.
L’utilizzo dei virus in chiave positiva, come cura per altre patologie, non è una novità in campo medico e scientifico. L’importanza rivoluzionaria di tale scoperta consiste tuttavia nell’applicazione della manipolazione genetica, che potrebbe aprire prospettivo sinora ignorate.
Giuliano Lebelli