
Ricordiamo che Wikileaks è l’organizzazione salita agli onori delle cronache per la divulgazione di numerosi documenti coperti da segreto di Stato che è riuscita a procurarsi in questi anni. Comportamento che ha, ovviamente, creato ad Assange un buon numero di nemici: amministrazione statunitense in primis. Al momento Julian vive come rifugiato politico presso l’ambasciata dell’Ecuador a Londra dal 2012, mentre pende su di lui una richiesta di estradizione fatta dalla Svezia per un processo in cui è accusato di stupro. Un accusa particolarmente grave, ma giudicate sospetta da alcuni osservatori e commentatori sia per il tempismo che per i contenuti e la fumosa dinamica che ha portato a muover le accuse contestate.
Un episodio comunque che ha contribuito ancora di più a far conoscere Wikileaks ed il suo fondatore: a tratti dipinto come un agitatore idealista martire della libertà, sospettato da altri invece di essere un agente di influenza di qualche governo e parte di una gigantesca operazione di disinformazione destinata a colpire governi, media e la nascente opinione pubblica mondiale emersa grazie ai nuovi sviluppi legati alla tecnologia ed internet in particolare.
Guido Taietti
Assange chiede asilo alla Francia. Il "No" di Parigi
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