
I resti delle scritte minacciose già parzialmente cancellate. Il ministro israeliano della Pubblica sicurezza Gilad Erdan, ha condannato l’accaduto e ha ordinato alla polizia di dare la priorità alle indagini sulla profanazione, assicurando “tolleranza zero contro chi danneggia i fondamenti democratici dello Stato di Israele e della libertà religiosa”. Tre settimane fa era stato registrato un analogo atto vandalico contro il convento dei salesiani a Beit Gemal. Su tale chiesa, le scritte recitavano ancora: “Morte ai cristiani, nemici di Israele” e ancora, “cristiani all’inferno”. Il ruolo dei cristiani, in Palestina, è da sempre delicato.
Benché anche recentemente Benjamin Netanyahu abbia sostenuto che “il solo Stato della regione che protegge i cristiani è lo Stato di Israele”, citando i casi di Iraq e Siria (ma scordandosi che, in entrambi i Paesi, i cristiani erano assolutamente ben voluti prima di campagne politiche e belliche sostenute anche da Tel Aviv), molto spesso la minoranza cristiana locale parteggia per la causa palestinese. Questo anche perché, fra gli ebrei ortodossi, i cristiani sono tutt’altro che ben voluti (vedi l’usanza di sputare sdegnosamente a terra quando ne incontrano uno per strada). A complicare le cose ci si mette anche la recente ratifica da parte della Santa Sede dello Stato di Palestina. Un passaggio diplomatico che in Israele non è stato accolto bene da tutti.
Giorgio Nigra
3 comments
Come un tempo poi tutto resta uguale ?
https://m.youtube.com/watch?v=lUZ4nluO-7U
Altri cristiani attaccati ,mentre si aiutano falsi e bravi immigrati ,nel silenzio
Bergoglio che vada li invece di andare solo a Lampedusa
http://it.radiovaticana.va/news/2016/01/18/esercito_turco_ha_bombardato_villaggio_cristiano_in_iraq/1201849
Bergoglio riflette il carattere degli Italiani odierni: rincoglioniti e asserviti ai “potenti” più infimi… E’ un Papa confacente di questa società!