
La pièce inizia nel magazzino delle masserizie degli esuli istriani e giuliano-dalmati, per poi soffermarsi sulla vita dei due protagonisti, Norma e Ferdinando, tramite la tecnica del flashback. Questi, polesani, fungono da personaggi esemplari, in cui possiamo la leggere la storia di altri mille esuli, i loro dubbi per la partenza, le storie di violenza e le sparizioni che accadono tutte intorno a loro. Molto interessante è il monologo di Emma, interpretata da Benedetta Biffi, ispirato alla figura di Graziano Udovisi. Lo spettacolo, molto apprezzato dal pubblico in sala, riesce a diffondere una storia, quella delle foibe e dell’esodo istriano, giuliano e dalmata, ancora non condivisa e in alcuni casi sconosciuta, con un linguaggio emozionale scritto ed interpretato da giovani per giovani.
Il tour proseguirà al Teatro Don Bosco a Bergamo il 20 febbraio, al teatro Villoresi di Monza il 26 febbraio e al Teatro Stabile Orazio Bobbio di Trieste il 31 marzo.
Bruno Balestra