
La ragazza ha dichiarato che il padre e il fratello la picchiavano con il cavo del computer, perchè i suoi comportamenti erano giudicati troppo disinvolti. In alternativa le davano calci e pugni. La famiglia si difende affermando che la ragazza aveva cominciato ad avere un comportamento secondo loro riprovevole e i castighi sarebbero stati solo un modo per spronarla. Pare che, stando a quanti riferiscono i famigliari, l’adolescente non volesse più andare a scuola e rientrasse tardi la sera, vestendo in modo eccessivo. di qui, la loro severità nei suoi confronti.
Dai racconti della ragazza i famigliari le avrebbero detto: “non sei come noi, se muori è meglio… Vuoi essere come le tue amiche italiane, solo le poco di buono si vestono come te”. Anche la madre avrebbe caldeggiato i comportamenti del padre e del fratello 35enne. Sta di fatto che la ragazza non poteva indossare jeans strappati, e nemmeno frequentare le sue coetanee italiane. Pare che le botte siano sempre state all’ordine del giorno, anche se negli ultimi tempi la situazione si era fatta insostenibile.
I giudici, in attesa di accertare realmente come siano andate le cose, hanno deciso di affidare provvisoriamente la 14enne a una comunità. Nei confronti della famiglia è stata avviata un’indagine.