
Proprio come il figlio del vento pugliese, le Ferrovie tentano ora un’impresa mai provata: collegare Milano e Roma in poco più di due ore. Due ore e venti minuti, per la precisione. Operazione possibile grazie appunto ai Frecciarossa 1000, in servizio già da due anni sulla rete nazionale ma ancora non sfruttati al 100% delle loro capacità. Perché questi prodigi della tecnica, intercambiabili su tutte le strade ferrate europee e con una velocità massima omologata a 400 all’ora ma che scende a ‘soli’ 360 km/h per fini commerciali, stanno finalmente affrontando gli ultimi problemi burocratici per essere poi lanciati come dei missili sulle tratte Tav italiane.
“Entro fine anno sarà possibile andare da Roma a Milano in 2 ore e 20 minuti con Frecciarossa 1000”, ha annunciato l’amministratore delegato delle Ferrovie, Renato Mazzoncini, aggiungendo che “entro aprile saranno consegnati gli ultimi treni del modello superveloce” e che la società ha ottenuto di poterli spingere fino ai fatidici 350 km/h, compresa la tratta direttissima Firenze-Roma sulla quale il limite è ad oggi fissato a 100 km/h più in basso. L’obiettivo di medio termine è dare sempre più corpo allo slogan ‘metropolitana d’Italia’, scelta quanto mai azzeccata per le line ad alta velocità lungo la nostra penisola che ora si preparato a tentare l’intentato: assestare l’ennesimo e forse decisivo colpo al ponte aereo fra le due più grandi città italiane, un tempo redditizio appannaggio della sola Alitalia.
Nicola Mattei