Roma, 12 ott – Il fuoriclasse portoghese di calcio Cristiano Ronaldo, noto come CR7, è ancora alla sbarra per le accuse di stupro. La presunta violenza sessuale sarebbe avvenuta nel giungo del 2009 in un night-club di Las Vegas. La denuncia è arrivata dalla modella Kathryn Mayorga, che sostiene di essere stata stuprata nella suite del campione della Juventus. Ora, una volta formalizzata l’accusa, tutto il movimento #MeToo è letteralmente saltato addosso a CR7, tentando di sfruttare l’onda lunga del caso Weinstein. Eppure, ci sono troppe cose che non tornano in questa vicenda dai contorni torbidi e opachi.
Innanzitutto, non si capisce perché la Mayorga abbia deciso di denunciare il presunto stupro quasi 10 anni dopo i fatti. Il movimento femminista #MeToo le ha dato coraggio, potrebbe dire qualcuno. Ma se si guarda alla storia della modella e alla sua versione dei fatti, sembrerebbe un altro il motivo. Affetta – per sua stessa ammissione – da disturbi di apprendimento e capacità di concentrazione (il termine tecnico inglese è attention deficit disorder), la Mayorga riesce comunque a laurearsi in Giornalismo all’Università del Nevada, dividendosi tra studio e locali notturni. Dopo una breve vita coniugale, torna nella «Sin City» per fare la ragazza-immagine in alcune discoteche: «Mi stavo godendo la vita – ha raccontato la donna allo Spiegel – ero molto impegnata, il lavoro di modella era gratificante, viaggiavo spesso. Mangiavo vegano, stavo veramente bene». Poi il presunto stupro e l’inizio delle difficoltà, che non le hanno comunque impedito di continuare per diversi anni a fare l’hostess nei night-club di Las Vegas. Successivamente, ha svolto il ruolo di maestra in una scuola elementare, fino a formalizzare l’accusa contro CR7.
La sua versione, però, non convince molto, sia per la tempistica sia per le modalità. La modella Wanda Nara, moglie e agente dell’attaccante nerazzurro Mauro Icardi, ha quindi sollevato le sue perplessità: «Se tu vivi una situazione del genere, puoi fare causa, puoi fare tutto quello che vuoi, ma non è una cosa da pubblicizzare: non capisco quale sia il fine di portare la vicenda davanti alle telecamere». Sulla stessa lunghezza d’onda è anche l’attrice e tifosa juventina Laura Chiatti: «Posso solo dire che ormai queste storie mi fanno più ridere delle barzellette». La Chiatti, insomma, ha le idee chiare: «Si ricordano sempre 10 anni dopo, queste ragazze, di essere state molestate. Credo che un professionista come Cristiano Ronaldo, che per giunta è anche un gran bel ragazzo, non abbia mai avuto bisogno di molestare nessuno. Credo più al contrario». In effetti, rimane forte l’impressione che la Mayorga, una volta che la sua vita non è andata per il verso giusto, e cavalcando l’onda del #MeToo, abbia deciso di inventarsi la violenza sessuale (ricordiamo che è lei a essere andata di sua spontanea volontà nella suite di CR7) e di mediatizzarla per ottenere denaro e visibilità. Niente di più logico. Niente di più facile.
Elena Sempione
CR7 nelle grinfie di #MeToo. Ma noi stiamo con lui (e con Laura Chiatti)
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3 comments
Perfettamente d’accordo, sia con l’articolo, sia con la Chiatti……….per quanto riguarda la peripatetica che denuncia il denaroso personaggio calcistico,desidera solo visibilità dopo una presunta carriera da pluri trombata in ogni ambito e vari insuccessi da pseudo modella/attrice incapace……..auguroni.
Il problema è che queste sciroccate potrebbero dare il via alla moda da parte di donnucule fallite come la suddetta di denunciare anche degli uomini qualsiasi e non solo dei ricchi privilegiati. In altre parole la moda potrebbe estendersi verso gli strati più bassi della popolazione: vista la condiscendenza puerile con cui vengono trattate questo tipo di vicende e visto che non tutti dispongono della possibilità di difendersi che ha un CR7, ecco un ulteriore possibile sviluppo contro il maschio eterosessuale bianco. Ormai la misura è colma…
Commento a Michele: TREMENDO!
Ma potrebbe essere la volta buona affinché l’uomo inizi ad apprezzare più se stesso anziché sbavare dietro a due chiappe danzanti sfoggiate come palloncini colorati.
Non tutto il male vien per nuocere!