Roma, 29 lug – Preoccupazione e protesta questa mattina davanti alla sede IVECO di Brescia, dove una delegazione di militanti dei movimenti Brescia ai Bresciani e La Barricata (CasaPound Italia) ha manifestato contro la possibile cessione del colosso industriale italiano al gruppo indiano TATA. La notizia, emersa nei giorni scorsi, vedrebbe il Gruppo Exor della famiglia Agnelli pronto a vendere IVECO, marchio storico della meccanica tricolore, agli stessi che già controllano Jaguar e Land Rover.
Caso IVECO-TATA, la protesta congiunta
I manifestanti hanno esposto striscioni e diffuso un comunicato congiunto in cui si lancia l’allarme sul futuro dell’industria nazionale: “Il rischio – si legge nella nota – è che un’altra grande azienda tricolore finisca in mani straniere con enormi ricadute sulle nostre competenze tecnologiche e industriali, oltre che in termini di occupazione. Negli ultimi anni l’Italia ha assistito a un vasto processo di perdita di capacità industriale, dove il caso più eclatante è stato la cessione del Gruppo Fiat, primo centro industriale della Nazione”. I due movimenti chiedono un intervento deciso del governo per fermare la vendita: “Quello che chiediamo – prosegue il comunicato – è che il Governo Meloni dia seguito ai proclami fatti in periodo elettorale, attivandosi per evitare l’ennesima debacle. Gli strumenti esistono e sono già stati applicati in passato. Golden Power, partecipazione statale e nazionalizzazione non sono parole vuote su carta ma reali mezzi di intervento a disposizione del governo”.
Il governo deve attivarsi
Infine, l’appello si fa pressante: “Chiediamo, quindi, al Governo di attivarsi ora per salvare le aziende, le tecnologie e i lavoratori italiani. Non c’è più tempo, la chiamata è adesso”. Con la possibile acquisizione da parte di TATA, l’ennesimo pezzo di industria italiana rischia di finire sotto bandiera straniera. Una dinamica che – secondo i promotori della protesta – non può più essere considerata fisiologica, ma va affrontata con decisione politica e visione strategica.
Vincenzo Monti