
Jamie Vardy la scheggia impazzita che ha destabilizzato i vertici della Premier League. Classe ’87 è nato, come detto, a Sheffield, patria dell’acciaio inossidabile e come una spranga pesta il prato verde volando – detiene il record di velocità in stagione 35,44 km/h contro il West Ham – ma con la resistenza di un maratoneta. Spesso lo si trova a duellare contro difensori con il doppio di circonferenza di cosce e di torace in sfide aeree che con facilità porta a casa, così come quando tocca sporcarsi i pantaloncini in un tackle scivolato. Sulla sua eredità operaia – lavorava nella città natale in una fabbrica di apparecchi ortopedici – abbiamo letto in ogni salsa, ma il centravanti inglese, che può giocare anche come ala e seconda punta, se fosse nato a Terni sarebbe “la classe operaia va in paradiso”, mentre a nord della manica diventa un autentico working class hero.
George Orwell definì Sheffield “la città più brutta del vecchio mondo”, ma anche dal posto più infame dell’universo si può squarciare la tela grigia del cielo per distruggere ogni limite. In questi giorni Adrian Butchart, sceneggiatore britannico, sta lavorando sulla vita della punta per trasformarla in un film. Dalle risse per difendere gli amici – una gli costò 6 mesi di sorveglianza vigilata ed un bracciale alla caviglia – agli insulti ad un asiatico in un casinò, passando per intere stagioni a forare i portieri avversari nelle serie minori fino all’alloro della Premier. The Cannon, questo il suo soprannome, volto da pub e agonismo da gladiatore d’altri tempi.
I 90′ di Jamie Vardy – minuto 3:55 per vedere il capolavoro con il quale ha piegato gli avversari – contro il Liverpool, commento di Paolo Di Canio per Fox Sport
https://www.youtube.com/watch?v=ZBX2B0r7sOk
Lorenzo Cafarchio
1 commento
Va(r)dy England, bellissimo, come a Roma (vadi, vadi..)