Roma, 27 ago – Un team internazionale di archeologi marittimi potrebbe aver individuato un tesoro nascosto nei fondali dell’Oceano Indiano: il relitto della São Jorge, galeone portoghese legato alla flotta di Vasco da Gama, naufragato nel 1524 al largo di Malindi, in Kenya. Se confermata, si tratterebbe del più antico relitto europeo mai rinvenuto nell’Oceano Indiano, un ritrovamento in grado di riscrivere pagine fondamentali della storia delle esplorazioni e della navigazione del XVI secolo.
Sulle tracce di Vasco da Gama
Tutto è iniziato nel 2013, quando Caesar Bita, archeologo subacqueo del Museo Nazionale del Kenya, ha raccolto la testimonianza di un pescatore locale che segnalava strani resti sommersi. Le successive indagini hanno portato alla collaborazione con Filipe Castro, esperto portoghese dell’Università di Coimbra, e all’identificazione di una nave che, secondo gli studiosi, potrebbe essere proprio la São Jorge. Il relitto giace a circa sei metri di profondità, in una zona protetta grazie a un progetto di archeologia comunitaria che coinvolge direttamente la popolazione locale. Tra i reperti già recuperati figurano avorio d’elefante, lingotti di rame e frammenti dello scafo, tutti datati al primo quarto del XVI secolo. Gli indizi suggeriscono che la nave fosse diretta verso l’India, e non sulla rotta di ritorno verso l’Europa. L’attribuzione non è però definitiva: alcuni studiosi ipotizzano che i resti possano appartenere alla Nossa Senhora da Graça, un’altra nave portoghese affondata nel 1544. “È polvere di stelle archeologica”, ha commentato Sean Kingsley, archeologo marittimo britannico, sottolineando l’importanza di preservare un sito così raro. Per questo, il team sta formando la comunità locale nel monitoraggio e nella protezione dell’area, in attesa di ulteriori indagini.
Una testimonianza straordinaria
Se davvero appartenesse alla flotta di Vasco da Gama, il relitto della São Jorge costituirebbe una testimonianza straordinaria dell’epoca delle grandi esplorazioni europee, offrendo uno sguardo unico sulle rotte commerciali, sulle merci e sulle vicende che intrecciarono Africa, Asia ed Europa nel Cinquecento.
Fulvio Cobaldi