Roma, 16 giu – Archiviata ufficiosamente la stagione 2022/23 – tecnicamente lāanno si chiuderĆ a fine mese – ĆØ giĆ tempo per un breve tuffo nellāazzurro della nostra nazionale. SƬ, perchĆ© in queste serate che dalla primavera ci accompagnano verso lāestate, lāItalia ĆØ impegnata nella fase finale della Nations League, torneo biennale riservato alle federazioni UEFA giunto alla terza edizione. Il trofeo, dal minimale peso specifico, ĆØ pur sempre una buona occasione per confrontarsi contro squadre all’incirca equivalenti, in un contesto più competitivo rispetto alle ormai superate amichevoli. Le semifinali hanno quindi visto impegnate Paesi Bassi, Croazia (olandesi e slavi si sono confrontati mercoledƬ sera), Spagna e, appunto, Italia – il derby del Mediterraneo ĆØ andato in scena ieri sera. Ma andiamo con ordine.
ContinuitĆ Italia, rivoluzione spagnola
Quello giocato a Enschede in particolare ĆØ stato il quarantesimo incontro tra gli azzurri e la roja. Partita che ha offerto spunti interessanti giĆ dalla convocazioni dei due commissari tecnici. Mancini punta sulla continuitĆ , il collega de la Fuente (sulla panchina iberica da pochi mesi) porta diverse novitĆ . NellāItalia troviamo ancora il blocco del trionfo di Wembley – rovesciando la medaglia, quello che ha bucato la qualificazione al mondiale – e registriamo le assenze di due sorprese del campionato appena terminato, ossia Gatti e Zaccagni. Buongiorno prende il posto del febbricitante Bastoni. Si rivede Zaniolo, presente Retegui. Piccola curiositĆ : solamente due juventini in lista, nessun milanista.
Nella fila spagnole, invece, torna capitan Jordi Alba ma non Pedri – il profilo di maggior talento non ĆØ al meglio. In tutto i cambi rispetto alle recenti qualificazioni europee di fine marzo sono una decina. Vecchie e ānuoveā conoscenze italiche: Fabian Ruiz, Morata (ex rispettivamente di Napoli eĀ Vecchia Signora) nonchĆ© Rodri, fresco giustiziere dellāInter.Ā Ā
Nations League: Spagna-Italia, un (bel) primo tempo equilibratoĀ
La nostra nazionale scende in campo con una speciale divisa, celebrativa per i 125 anni della Figc. Maglia bianca (comprensiva di corona dāalloro, inserti dorati) e pantaloncini bianchi, calzettoni neri: ĆØ la rivisitazione della casacca indossata allāesordio assoluto – 1910, Italia-Francia 6-2. Spagna, come da tradizione, in rosso. Il Mancio – un po’ a sorpresa – mischia le carte. Davanti a Donnarumma il 3-5-2 italiano vede Bonucci al centro della difesa, con Toloi e Acerbi nel ruolo di braccetti. Mediana composta da Barella, Jorginho e Frattesi, Di Lorenzo largo a destra, Spinazzola sulla mancina. In attacco Zaniolo supporta Immobile.
Terzo minuto, subito sotto: la frittata combinata da Donnarumma e Bonucci concede a Yeremi la palla del vantaggio. L’equilibrio viene ben presto ristabilito però, perchĆ© Zaniolo si procura un rigore che Immobile trasforma al decimo. La partita ĆØ piacevole, gli iberici muovono bene il pallone, dal canto nostro troviamo spesso e volentieri la profonditĆ , sfruttando i limiti della alta e lenta retroguardia avversaria. Frattesi si vede annullare una rete (fuorigioco), Morata dalla distanza impegna il portiere italiano.
L’Italia si spegne, la Spagna colpisce
Una bella parata di Donnarumma apre la ripresa. Poco dopo però lo stesso estremo difensore del PSG si appresta in un’uscita avventata che fortunatamente gli spagnoli non sfruttano come dovrebbero. Continuano gli esperimenti: a Darmian e Dimarco si aggiungono verso l’ora di gioco Cristante e Chiesa. Lo juventino rileva Immobile per un reparto avanzato ora senza prime punte di ruolo. Subito dopo Unai Simon sbarra la strada al colpo sicuro dell’ottimo Frattesi. SarĆ l’ultimo squillo azzurro. Nella parte conclusiva di gara poco da segnalare, alla Spagna il merito della fiammata decisiva: a due dal termine una carambola in area finisce sui piedi del neo entrato Joselu. La facile zampata sotto porta vale il 2-1 definƬ.
Nellāaltra semifinale la Croazia ha superato lāOlanda ai supplementari, 4-2 il risultato. Domenica pomeriggio finalina contro gli oranje.
Marco Battistini