Roma, 4 giu – “Vorremmo che attraverso questa iniziativa chi arriva a Lampedusa potesse capire che l’Europa non è soltanto muri e filo spinato”. A parlare è Alessandro De Lisi, uno dei curatori della mostra “Verso un museo della fiducia e del dialogo per il Mediterraneo”, che è stata inaugurata oggi a Lampedusa dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Già ce le immaginiamo, queste persone appena sbarcate, che girano per musei con uno spritz in mano e un maglione a collo alto da critico d’arte.
Giustamente, per accogliere i “migranti” è stata posta in bella vista nel museo una testa di Ade, tempo fa illecitamente venduta negli Stati Uniti e ora riportata a casa: è un omaggio alle vere divinità che presiedono al fenomeno dell’immigrazione, le divinità infere, ghiotte di anime così come, sulla terra, sono ghiotti di corpi i loro emissari su questo mondo. Al museo sarà ospitato anche “L’amore dormiente” di Caravaggio. “Fra l’altro Caravaggio, a un certo punto della sua vita, si rifugiò come profugo a Malta e proprio là realizzò quest’opera”, chiosa De Lisi. Il direttore degli Uffizi Eike Schmidt, aggiunge: “Caravaggio lo dipinse nel 1608 mentre, ricercato per omicidio, si era rifugiato ed era stato accolto a Malta”. Davvero una curiosa pubblicità alla bontà intrinseca dell’immigrato quella che fa riferimento a un “rifugiato” che scappava non “dalle guerre” ma da una condanna per omicidio e che comunque a Malta ebbe ulteriori problemi con la giustizia.
Ma all’operazione smaccatamente politica, come detto, ha preso parte anche il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Il quale non ha perso l’occasione per buttare sul tavolo uno spot per lo ius soli, dicendo che Favour, la piccola immigrata di appena 9 mesi rimasta orfana durante una traversata in mare, è “ormai necessariamente italiana”. Ade ha già l’acquolina in bocca.
Giorgio Nigra
4 comments
Mi chiedo se dedicheranno mai un museo ai miei coglioni…
Sig. Martino, la ringrazio di cuore per la risata sincera che mi ha regalato.
Meno male che riusciamo ancora a ridere, di fronte a questi esempi di nauseante mediocrità mondialista…
Non conosco la vita di Caravaggio, e non sapevo assolutamente che nel corso della sua esistenza avesse avuto problemi con la giustizia. Ma certo, questo aspetto della personalità dell’ artista non può non esercitare il suo fascino su quella parte politica e sociale che, notoriamente, tende a difendere ed esaltare coloro che delinquono, arrivando addirittura a gabellarli per eroi, come molti (troppi) esempio moderni ci mostrano.
L’importante è tenere aperto il museo criminale di cesare Lombroso chiuso nel 1938 e riaperto nel 2008 ,se non si chiama razzismo e offesa al sud questo …..