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Dal razzismo all’eroina. Chef Rubio e quegli inaccettabili post sull’Umbria

by Davide Di Stefano
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Chef Rubio

Roma, 30 ott – Che problema ha Chef Rubio con l’Umbria? La risposta sembra scontata. Al cuoco televisivo il risultato delle elezioni – un quasi plebiscito per il centrodestra con exploit di Salvini e Meloni – non deve essere andato giù. E così dopo aver parlato di Conte alla ricerca dei voti dei “razzisti umbri”, generando il solito mare di polemiche, Chef Rubio continua a pubblicare tweet sul tema. In particolare uno sembra veramente incomprensibile: L’Umbria è la prima piazza di “dumping” in Italia. Cos’è? Prima si mette in giro eroina con alto contenuto di sostanza pura per creare dipendenza, poi se ne fa girare di “tagliata” con meno principio attivo. Morale? Ne vorranno fino a morire #SaveTheFuture”. 

Perché il tweet sull’Umbria e il consumo di eroina?

Al post il conduttore di Camionisti in trattoria allega un articolo dove si spiega come “l’Umbria sia da almeno 10 anni la prima regione in Italia a morire per overdose da oppiacei”. Cosa voleva dirci Chef Rubio? Perché twittare “a buffo” su un tema del genere? Sembra evidente che l’abbia fatto in connessione ai post in riferimento all’Umbria, forse come a dire “ecco perché ha stravinto il centrodestra”. Magari (secondo lui) in chiave ironica. Forse potrebbe essere una sua risposta alle centinaia di umbri incazzati che gli hanno scritto dopo il suo sproloquio sul “razzismo”.

Proprio alle polemiche sul tweet incriminato, il cuoco aveva replicato così: “Per gli analfabeti funzionali che mi stanno frantumando le palle:“razzisti umbri” sta per “quei razzisti tra gli umbri”, sennò avrei scritto “umbri razzisti”. “Peracottari” se il soggetto è Conte è ovvio che mi riferisco ai suoi avversari politici e non agli abitanti umbri”. Sarà, certo il post sull’Umbria “capitale dell’eroina” così a breve distanza da questo tipo di polemiche marca male, come si dice a Roma.

Chef Rubio pensa ad una discesa in campo?

Al netto delle polemiche gratuite, la “svolta politica” sempre più marcata di Chef Rubio a cosa dovrebbe portare? Chissà che in un futuro anche prossimo, esaurito magari il filone del “cibo televisivo” (non potrà continuare per sempre a riempire lo schermo mangiando in posti diversi), non decida di buttarsi in politica, magari con una lista tipo Potere al Popolo o simili. Certi post recenti sembrano andare in quella direzione: “Il problema più grosso in Italia è l’idea che i politici siano depositari di verità assolute, che sappiano più cose e che siano migliori di voi. Regà guardateli, la vita a questi se li magna: senza scorta, benefit, i soldi che gli diamo non durerebbero un attimo lì fuori. Le priorità di questo Paese dovrebbero essere quelle di recuperare i valori della democrazia, riappropriarsi della nostra cultura ormai allo sbando, abbandonare la cultura del potere e degli slogan. Basta co sti parassiti in cerca di gloria! O facce nuove o facciamo da soli!”.

Insomma tra critica ai “politici”, recupero dei “valori della democrazia” e l’incitamento a “fare da soli”, sembra proprio che Rubio ipotizzi un futuro politico. Ai posteri l’ardua sentenza. Nel frattempo continuiamo a goderci le sue polemiche “aggratis”.

Davide Di Stefano

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5 comments

SEPP 30 Ottobre 2019 - 2:24

Chef di cosa? e’ un barbone che cucina sotto i ponti. E’ lercio come i suoi simili, che non sono i maiali, ma coloro che il maiale lo odiano e lo disprezzano. Solo perche’ dei decerebrati di ogni eta’ lo seguono su sky si crede anche un politologo, invece e’meno utile del letame.
Rubio, lo dice il nome non e’ di sinistra per ideologia politica ma di nascita, si nasce sinistri non lo si diventa per simpatia, e’ come se nasco gatto pero’ mi vedo e mi comporto da cane.
Ripeto e non mi stanco di dirlo che essere comunista non e’ l’adesione o il battesimo, e’ proprio una eredita’ genetica di certe etnie, si nasce non si diventa.
Il comunismo nasce con la rivoluzione francese.

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SergioM 30 Ottobre 2019 - 2:43

Pane al pane VIno al vino …. é in BOJACCARO non uno Chef !

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Commodo 30 Ottobre 2019 - 10:07

Il porchettaro notturno che si “butta” in politica?… Tra alcuni borgatari targati “centri sociali” , qualche camionista lasagnaro e un pugno di personaggi, appunto, unti & bisunti, la percentuale dei votanti a suo favore dovrebbe non salire allo 0,3% . La copertura massmediatica di cui puo godere il tramaglino/ cialtronio non credo proprio possa pagarsela. Altrimenti… Che idea! (Quale idea? Non vedi che lei non ci sta’!… Che idea!… Balla..!…), Un nuovo programma procaccia soldi & voti: BANCHIERI in TRATTORIA!…

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CN250 31 Ottobre 2019 - 5:22

Con tutti gli amici che si sta facendo forse adesso dei poliziotti anche impreparati potrebbero fargli comodo ne lo.incontrano gli abruzzesi veri e incazzati dalle.sue offese ci fanno gli arrosticino di …castrato

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Chef Rubio vs Mentana, volano gli stracci: "Odio interetnico" "No, è razzismo" | Il Primato Nazionale 29 Maggio 2020 - 4:18

[…] 29 mag – Uno scontro tra “titani” dell’antirazzismo quello tra Chef Rubio e il “blastatore della gente” Enrico Mentana. Questa volta il motivo del contendere è la morte di George Floyd, afroamericano, per mano della […]

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