Roma, 1 ott – Il ministro degli Esteri Angelino Alfano ha annunciato oggi che l’ambasciatore della Repubblica Popolare Democratica, vale a dire la Corea del Nord, dovrà lasciare Roma. In risposta ai ripetuti test nucleari avvenuti negli ultimi mesi, il titolare della Farnesina ha preso una “decisione forte” e ha chiesto alla Comunità Internazionale di mantenere alta pressione su Pyongyang.
Una decisione che ha una ridotta utilità politica visto che storicamente i regimi sottoposti a embarghi, blocchi navali o all’isolamento diplomatico, non tendono a diventare più mansueti e disposti al dialogo, ma a vedere il restringimento delle opzioni come un implicito suggerimento che la situazione possa essere risolta solo con la forza e che la comunità internazionale non sia davvero disposta alla trattativa.

L’Italia oggi, che momentaneamente presiede il comitato sanzioni del consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite sembra aver deciso di farsi interprete della linea dura contro il regime di Kim Jong Un. Una scelta potenzialmente rischiosa: vedremo se il famigerato genio strategico di Angelino Alfano sarà in grado di giocare la partita che ha scelto di giocare o ci farà trovare dal lato sbagliato della discussione nell’immediato futuro.
Guido Taietti
2 comments
…conoscendo il ”tipo geniale” ..già stiamo dal lato sbagliata……..
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