
In ogni caso le spese per la difesa lo scorso anno (quando vennero già incrementate del 12,2%) raggiunsero quota 130 miliardi di dollari, seconde solo a quelle statunitensi, seppur ancora nettamente superiori. Se il budget militare di Pechino toccasse, considerando un aumento secco del 10%, i 143 miliardi di dollari, sarebbe ancora pari a meno del 20% dei 786,6 miliardi di dollari stanziati dagli Usa.
Di questi 534,3 sono riferibili alle sole spese militari, escludendo le missioni all’estero e i finanziamenti per le tante agenzie governative del settore.
Nel lungo periodo, tuttavia, la gara fra Washington e Pechino non ha tuttavia esito scontato. È recente, per esempio, la notizia che la marina cinese ha superato gli Usa nel numero di sottomarini diesel e nucleari d’attacco.
A riferirlo è stato il viceammiraglio Joseph Mulloy nel corso della sua audizione con la Commissione Armamenti – Sottocommissione “Seapower”. L’Ammiraglio Mulloy ha spiegato che la Marina cinese sta sperimentando nuove armi e si sta esercitando a missioni in mare sempre più lunghe. “I sottomarini cinesi – ha detto – non sono tutti della stessa qualità, ma le loro forze stanno crescendo ad un tasso tremendo. Ora hanno più sottomarini di attacco nucleare e diesel rispetto a noi”.
Roberto Derta