
I carri e i manichini, come si può notare dalle immagini diffuse dall’agenzia stampa Reuters, da distanze abbastanza elevate possono trarre in inganno ed essere confusi con veri veicoli da guerra. Questo tipo di tattiche non sono nuove nella storia militare. Secondo il tenente-colonnello iracheno Abbas al-Azaji “nelle zone in cui le nostre truppe avanzano con l’intento di liberarle, l’Isis utilizza carri e jeep di legno per ingannare gli aerei militari”. Il portavoce della base aerea americana, John Dorrian spiega che non è la prima volta che l’Isis utilizza questi bluff “noi le chiamiamo tattiche di inganno, è stato l’Isis e ci sono alcune tattiche che il nostro nemico ama utilizzare. In realtà, non creano problemi come altre cose che abbiamo già visto”, probabilmente riferendosi all’incendio dei pozzi di zolfo e petrolio perpetrati dagli jihadisti durante gli scontri a sud di Mosul. Ad un mese dall’inizio delle operazioni per la riconquista di Mosul, iniziate il 17 ottobre, secondo fonti governative oltre un terzo della parte orientale della città è stata liberata e le forze militari irachene si stanno avvicinando sempre di più all’aeroporto, situato nella zona meridionale e punto strategico per il prosieguo delle operazioni militari contro i jihadisti.
Guido Bruno