
Oltre a Turchia e Arabia Saudita, Nasrallah si rivolge al governo israeliano: “Per Israele la crisi siriana rappresenta un’opportunità d’oro di presentarsi al mondo arabo come partner economico, in comune interesse con turchi e sauditi, ed è questo il motivo per cui Israele è decisa nel voler ostacolare ogni accordo per la risoluzione del conflitto in Siria”. La presenza diretta di questi paesi nella regione, secondo il leader, potrebbe far sconfinare la crisi in un conflitto su scala non solo regionale ma anche internazionale: “Stanno cercando un modo per sopperire ai loro attuali fallimenti. Anche Israele ha dato supporto logistico e militare alle organizzazioni terroristiche e ha lavorato nel segreto perché consapevole che il governo siriano costituisce una minaccia per questi progetti e interessi nella regione”. Ha infine ribadito che gli alleati della Siria restano al fianco del suo esercito e del suo popolo per garantire l’unità della nazione siriana.
Intanto, le truppe dell’esercito arabo siriano avanzano nel nord del paese, riconquistando, dall’inizio di febbraio, 73 centri abitati e 800 kilometri quadrati di territorio, tra i quali anche la collina di Shalaf, nei pressi di Kinsabba, importante centro strategico al confine con la Turchia.
Ada Oppedisano
3 comments
Sayyed Hassan Nasrallah sembra avere proprio una testa fine.
Quella che manca da Obama, Kerry, Merkel, Erdogan, per non parlare del povero Mohammad bin Salman Al Sa’ud.
Forse dovresti leggere qui per capire che sono tutti figuranti
http://www.doncurzionitoglia.com/italia_israele_mossad.htm
Lo sceicco S.H. Nasrallah è una persona di grande spessore , WHezbollah.