Roma, 2 set – “Atac deve rimanere pubblica, Atac deve rimanere di noi tutti”: è con questo annuncio che il sindaco di Roma Virginia Raggi ha comunicato l’avvio della procedura di concordato preventivo con la quale l’azienda capitolina della mobilità, da tempo in grave difficoltà, tenterà in extremis di uscire dall’angolo nel quale anni di malagestione (compresa quella dei Cinque Stelle) l’hanno confinata.
La decisione del consiglio di amministrazione di affidarsi al concordato preventivo trova il plauso della Raggi: “Chiediamo ai dipendenti e ai cittadini – scrive il sindaco in un lungo post su facebook – di seguirci in questo percorso di rinascita e aiutarci a rilanciare l’azienda di tutti noi. Non siamo legati a logiche clientelari, non dobbiamo niente a nessuno. Questo ci rende liberi. Abbiamo un obiettivo chiaro: Atac non deve finire nelle mani di privati che puntano esclusivamente a fare cassa sulle spalle dei romani e dei dipendenti”. Al di là dei discorsi sull’onestà e contro i poteri forti, il punto di snodo della vicenda riguarda la scelta di affidarsi al concordato preventivo, che da strumento salvifico rischia di trascinare nel baratro non solo Atac, ma proprio l’intera città.

Filippo Burla
2 comments
non so perché ma il mio commento di ieri….non ha passato il vaglio dei moderatori. Eppure non vi era nulla di offensivo. Mah
[…] la strada del concordato rischia di essere problematica anzitutto per le casse del Comune, emergono in questi giorni altri guai. In non pochi, infatti, sembrano già volersi opporre. Fra […]