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Coronavirus, l’allarme di Galli: “Contagiati più di quelli ufficiali. Bestia resterà con noi a lungo”

by Adolfo Spezzaferro
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Roma, 13 mar – “Il numero reale di contagiati” dal coronavirus “è più alto di quello ufficiale“. E’ l’avvertimento di Massimo Galli, primario infettivologo dell’ospedale Sacco di Milano. “Abbiamo più contagiati dei casi per ora accertati – spiega l’esperto – e la letalità è più alta perché stiamo facendo i calcoli solo su quelli sintomatici e non sulla stima globale“. Parlando ai microfoni di Circo Massimo su Radio Capital, Galli sottolinea che “la notte è ancora abbastanza fonda purtroppo, i casi ufficiali sono il prodotto della circolazione del virus delle scorse settimane, sono prevalentemente sintomatici, ma non abbiamo avuto una sufficiente inchiesta epidemiologica sugli asintomatici“. In sostanza, la mortalità appare così elevata – “basti dire che la Corea del Sud ha un tasso di letalità dello 0,88%, mentre in Italia è del 6,6%” – perché il numero dei contagi accertato è nettamente inferiore a quello reale. E questo perché andrebbero fatti più tamponi, ma spesso non è possibile proprio a livello organizzativo e logistico.

“La battaglia contro il virus si vince nei territori”

Nella zona di Vo’, sono stati fatti tantissimi tamponi e si sono visti stati risultati. La scelta di non farne altrettanti in altre zone per me – fa presente Galli – è discutibile, anche se probabilmente è dovuta alla disponibilità negli spazi di laboratorio nel fare tutti questi tamponi. La battaglia si vince nei territori, come sul campo di battaglia. Gli ospedali sono nelle retrovie, se continuano ad arrivare feriti, non riusciranno mai a reggere. Il circolo vizioso va interrotto sul campo. C’è da coinvolgere di più la medicina territoriale per ridurre la portata del virus”.

“Bestia resterà con noi per un periodo non breve”

Se le misure attuate avranno risultati si potrà vedere “ottimisticamente in due settimane. Faccio un paragone – spiega il primario del Sacco – a Wuhan attorno al 25-26 gennaio c’era un numero di casi paragonabile a quello della Lombardia al 3 di marzo. E noi abbiamo avuto 3-4 settimane il cui il virus ha circolato liberamente. Questa è una bestia che ci ha invaso e che ci terrà compagnia per un periodo ancora non breve e la mobilitazione di tutti è fondamentale perché questo periodo venga accorciato”.

Adolfo Spezzaferro

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2 comments

Sergio Pacillo 13 Marzo 2020 - 3:09

Fate parlare la Gallina che mi tranquillizza di più.

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Jos 13 Marzo 2020 - 4:23

…perché in Italia si calcola morti per il virus anche chi muore per infarto…Altro decrepito “genio” da piombatura…

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