Roma, 8 dic – Un minuto di silenzio per la strage nella discoteca vicino ad Ancona. Così parte la grande manifestazione della Lega a Roma, a piazza del Popolo.
“Voi siete l’avanguardia dell’orgoglio, del cambiamento e della dignità di questo Paese“, dice subito il leader della Lega, Matteo Salvini. E fa salire al suo fianco nel palcoscenico di Piazza del Popolo decine di sindaci leghisti.
La parola che usa Salvini è “buon senso” ed è quella che usano tutti in questa piazza di popolo, gremita e festante, distante anni luce da quella del Pd. “Marciare uniti e compatti, e così non avremo paura di nessuno”, dice Salvini. Il vicepremier fa salire sul palco pure i cuochi italiani che hanno vinto la medaglia d’oro nei campionati mondiali della cucina: la piazza è sovranista anche in questo.
Il ministro dell’Interno cita De Gasperi: “Un politicante bada alle prossime elezioni, uno statista alle prossime generazioni”. E poi: “Oggi è il giorno dedicato alla Vergine Maria. Vi leggo queste righe: un’unione di popoli distinti etnicamente, questo dev’essere l’Europa. Che deve avere anima e identità”. Si ferma per un attimo e poi: “Sapete chi ha scritto queste cose? Un pericoloso populista che si chiamava Giovanni Paolo II”. “Per farsi dei nemici, non è necessario dichiarare guerra basta dire quello che si pensa”: cita pure Martin Luther King. E scatta l’ovazione.
Ma è sui gilet gialli che scatta l’applauso più forte: “Chi semina povertà raccoglie protesta. Dunque l’Europa deve cambiare, mentre l’Italia sta già cambiando moltissimo”. “Matteo, Matteo, Matteo”, grida la folla. E lui: “Chiedo a voi, sono andato a trattare con la Ue a nome di sessanta milioni di italiani che vogliono continuare a coltivare la speranza. Volere è potere!”. Poi aggiunge: “Crescita sostenibile, protezione sociale, miglioramento di qualità della vita e solidarietà: sono nei trattati fondativi dell’Europa. Qualcuno ha tradito il sogno europeo, noi daremo il sangue per una nuova comunità europea”.
Il ministro dell’Istruzione Marco Bussetti fa l’elogio del crocifisso in classe. Il ministro della Famiglia Lorenzo Fontana invece fa l’elogio del presepe nelle scuole e delle famiglie numerose, “minacciate dal globalismo che vuole rendere le persone macchine senza identità”. “Occupiamoci di fare figli, non dei migranti“, afferma. Sebbene Salvini continui a fomentare i suoi, accorsi da tutta Italia, numerosi anche dal Sud – “Ce la metteremo tutta per far tornare l’Italia grande” – ormai però sono ben lungi i tempi del No euro e No Ue per questa Lega di governo, disposta a quanto pare anche a piegarsi ai diktat di Bruxelles sul deficit pur di farsi accettare la manovra ed evitare la procedura d’infrazione.
Adolfo Spezzaferro
Salvini a piazza del Popolo: "Datemi il mandato per trattare con l'Ue"
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[…] Hinweis auf die „Gelbwesten“ löste den größten Applaus aus, berichtet die Il Primato Nazionale. „Wer Armut sät, erntet Protest. Europa muss sich verändern, während sich Italien bereits […]
[…] verwijzing naar de “gele hesjes” zorgde voor het grootste applaus, bericht de “Il Primato Nazionale”. “Wie armoede zaait, oogst protest. Europa moet zichzelf veranderen, terwijl Italië zichzelf […]
[…] Hinweis auf die „Gelbwesten“ löste den größten Applaus aus, berichtet die Il Primato Nazionale. „Wer Armut sät, erntet Protest. Europa muss sich verändern, während sich Italien bereits […]