Home » L’Italia perde anche pezzi di sport, l’hockey emigra in Austria

L’Italia perde anche pezzi di sport, l’hockey emigra in Austria

by Stefano Casagrande
0 commento

Bolzano, 20 apr – Che l’hockey in Italia abbia clamorosamente perso l’occasione di sfondare negli anni ’80 e ’90 (definiti da molti “l’epoca d’oro” dell’hockey) non è una novità per gli addetti ai lavori. E che attualmente la FISG abbia delle notevoli difficoltà nel gestire il movimento è una triste realtà.

L’unica formazione di rilievo degli ultimi anni, il Bolzano Hockey, ha abbandonato da 3 anni il campionato italiano per giocare in EBEL (un campionato transfrontaliero che comprende otto squadre austriache, una slovena, una ungherese, una italiana e una ceca) con un notevole incremento di spettatori e successi sportivi visto che già nella prima stagione (2013/14) il Bolzano ha vinto il titolo di campione mentre nelle ultime due stagioni ha comunque raggiunto i quarti di finale dei playoff. Nello stesso periodo il campionato italiano è sceso in “coma profondo”. L’anno che si è appena concluso è forse uno dei punti più bassi con l’auto retrocessione di ben 4 compagini (tra cui Milano) dalla serie A alla serie B a causa della crisi e un campionato massimo formato da sole 8 formazioni.

E l’anno prossimo rischia di essere pure peggio: nella seduta di lega di ieri, sette squadre italiane (Gardena, Renon, Pusteria, Vipiteno, Fassa, Cortina e Asiago) hanno definitivamente deciso di partecipare alla cosiddetta “EBEL2”, ovvero una sorta di serie B del campionato transfrontaliero maggiore organizzato dall’Austria. Di fatto quindi tutta la serie A (tranne la torinese Valpellice) sta migrando all’estero. L’ennesimo pezzo che l’Italia perde per strada.

Stefano Casagrande

Migliori casinò online
Migliori casinò online

You may also like

Commenta

Redazione

Chi Siamo

Il Primato Nazionale plurisettimanale online indipendente;

Newsletter

Iscriviti alla newsletter



© Copyright 2023 Il Primato Nazionale – Tutti i diritti riservati