
L’edificio era il monastero cristiano più antico dell’Iraq ed era già in gran parte senza tetto, ma erano ancora visibili 25 stanze e una cappella. Secondo esperti che hanno visionato le immagini, le antiche mura di pietra “sono state letteralmente polverizzate”, con l’uso di bulldozer e forse di esplosivi, probabilmente tra l’agosto e il settembre 2014. Prima dell’Isis, erano stati gli americani a vandalizzare il monastero (sì, quelli che erano lì in nome di una crociata per l’Occidente cristiano): i soldati della 101ma Divisione aviotrasportata Usa avevano ricoperto le pareti di disegni e vi avevano inciso l’aquila che è il loro simbolo. Tra le altre distruzioni dell’Isis nella zona, quella del mausoleo di San Giorgio, patrono di Mosul, e della mitica tomba di Seth, che ebrei, cristiani e musulmani venerano come figlio di Adamo ed Eva. Entrambi i siti sono stati rasi al suolo 25 luglio 2014.
Giuliano Lebelli
2 comments
2+2 =4 ma per I media che comandano l informazione fa’ 5
https://m.youtube.com/watch?v=YjFmIlrCJWM