
Restano ovviamente i dubbi rispetto alle condizioni del rientro, che come si legge dalla nota “saranno concordate tra Italia e India“. “Il Governo”, prosegue la Farnesina nella sua nota, “ha lavorato per sottoporre l’intera vicenda all’arbitrato internazionale e, in questo quadro, riportare a casa i due fucilieri di Marina. L’ordinanza annunciata apre la strada a questo risultato. Si tratta quindi di una buona notizia per i due fucilieri, le loro famiglie e per le ragioni sostenute dal Governo e dai nostri legali. Il Governo conta su un atteggiamento costruttivo dell’India anche nelle fasi successive e di merito della controversia”.
“La decisione del Tribunale de L’Aja”, conclude la nota del Ministero, “recepisce le considerazioni legali e di ordine umanitario derivanti dalla permanenza di Girone in India da oltre quattro anni e che avrebbe potuto prolungarsi per altri due o tre anni, tenuto conto della prevista durata del procedimento arbitrale”. Ora si apre la partita delle consultazioni con l’India, “affinché siano in breve tempo definite e concordate le condizioni per dare seguito alla decisione del Tribunale arbitrale. Il Governo sottolinea che la decisione odierna del Tribunale relativa alle misure richieste dall’Italia in favore del Sergente Girone, non influisce sul prosieguo del procedimento arbitrale, che dovrà definire se spetti all’Italia o all’India la giurisdizione sul caso della Enrica Lexie”.
Davide Romano
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Speriamo bene… anche se non è gatto finché non sta nel sacco.