
I medici sono riusciti a intervenire in tempo: grazie agli antibiotici sono riusciti a contrastare l’infezione. Nei prossimi giorni il bimbo potrà tornare a casa. Ovviamente in queste circoncisioni casalinghe non c’è alcuna anestesia, con atroci sofferenze per il piccolo sottoposto al trattamento (una forma di mutilazione genitale che non suscita l’identico sdegno di quella riservata alle bambine). Ma la cosa surreale è un’altra: la comunità marocchina ora chiede alla Regione Piemonte di tornare a pagare le operazioni negli ospedali. Insomma, stai a vedere che alla fine la colpa è dello Stato italiano?
Roberto Derta
4 comments
Lo stato le dovrebbe pagare?
Le dovrebbe vietare semmai.
Il potere dei network etnico/religiosi è notevole, peccato che soltanto gli Europei non vogliono avere qualcuno che difenda i loro interessi.
Lo Stato nelle cose religiose non deve entrare per fare nulla. Qui non si tratta di trattamenti sanitari, ma bensì: di pratiche religiosi che mutilano i membri dei pargoli unicamente perché la religione e la tradizione a loro connessa dice di farlo.
Lo Stato non deve niente a voi come a tutti gli altri che elargiscono risorse per ogni cosa. Aggiungo, inoltre, che trovo vergognoso il fatto che nel 2016(utilizzando le frasi di qualcuno) si possano praticare ancora queste mutilazione che, ironicamente, vengono proibite per i nostri cani.
Dovete imparare tutti quanti (non solo gli allogeni del cazzo) a essere più autosufficienti ed a possedere un minimo di responsabilità individuale. Detto in altri termini: Non potete aspettare che lo Stato vi aiuti in qualsiasi situazione, sopratutto per errori commessi da voi stessi.
Lo dico da meridionale che normalmente è più propensioni rispetto ad altri a sostenere che:” Lo Stato non fa niente per noi MERIDIONALI” Cosa falsissima.
Lo stato deve intervenire? Sì, per cacciarli a calci in culo e rispedirli nei loro paradisi di cacca e fango, dove potranno stagliuzzarsi il cazzo a piacere, dove, come e quanto vorranno, senza che noi ci di debba far carico anche di questi falsi problemi.
Fa ridere pensare che i sinistrosi nel loro fanatismo arrivino a giustificare quest’aberrazione. Così proni a ridicolizzare le tradizioni nostrane, invece questo è “un’arricchimento culturale” e come direbbe il gesuita di piazza San Pietro, chi siamo noi per giudicare!
Io mi permetto e affermo che la circoncisioni ai bambini siano il frutto di religioni e popoli infimi e ignoranti, e che questo denoti tutta la loro rozzezza!