
I nonni paterni, Rae e Joseph Kushner, si trasferirono negli States dalla Bielorussia, nel 1949. Jared, è nato a Livington, nel New Jersey, da Seryl Stadtmauer e Charles Kushner, agente immobiliare. Dopo aver studiato sociologia ad Harvard, Jared, a 27 anni, cominciò a gestire gli immobili di famiglia. Nel 2004, suo padre venne arrestato per evasione fiscale, contributi elettorali illegali e falsa testimonianza, ma la sua carriera non si fermò, anzi. A capo dell’impero immobiliare di famiglia, aumentò la presenza della Kushner Companies nel mercato immobiliare di New York. A 25 anni diventò proprietario della storica testata New York Observer, comprandola per 10 milioni di dollari. Ruolo che poi ha abbandonato nel gennaio di quest’anno per proseguire la sua carriera nell’amministrazione Trump. Nel 2007, acquistò al prezzo record di 1,8 miliardi di dollari, il 666 Fifth Avenue, grattacielo a pochi isolati dalla Trump Tower, e l’anno successivo assunse il ruolo di Ceo nella stessa azienda.
Il 25 ottobre del 2009, il matrimonio, con cerimonia ebraica, con Ivanka Trump. La carriera di Jared non si ferma: nel 2014, insieme al fratello Joshua e Ryan Williams, fondò la Cadre, piattaforma di investimenti immobiliari online i cui partner commerciali comprendono Goldman Sachs e il miliardario George Soros. Con la presidenza Trump, Jared è di fatto divenuto il consigliere più ascoltato dell’uomo più potente del mondo, facendo fuori Steve Bannon, che sembrava poter orientare l’amministrazione in senso differente. Peccato per quella tegola del Russiagate, che rischia di frenarne l’ascesa. Già tempo fa Kushner ha dovuto ammettere di avere avuto numerosi incontri con l’ambasciatore russo a Washington, Sergej Kisljak. Non solo: ha anche incontrato il capo della banca russa Vnesheconombonk, sottoposta a sanzioni dal governo Usa fin dal 2014. Tutte cose che non aveva ammesso prima, quando, secondo i regolamenti americani, avrebbe dovuto. Basterà questo per impedirne l’ascesa?
Giuliano Lebelli