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“Arbitro venduto!”: così i francesi strepitano in una petizione per la sconfitta al Mondiale

by Stelio Fergola
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Roma, 23 dic – I francesi non accettano la sconfitta al Mondiale contro l’Argentina avvenuta domenica scorsa. Chissà perché, la cosa non ci sorprende affatto. Quanta sportività avevano dimostrato i transalpini nell’ormai lontano 2006, quando a batterli ai rigori in finale fu proprio la nazionale italiana, è del resto agli “onori” della storia.

“Arbitro venduto”: la petizione dei francesi contro la vittoria argentina al Mondiale

Come riporta Adnkronos, tanti, tantissimi francesi non hanno digerito la sconfitta ai mondiali in finale con l’Argentina. I tifosi transalpini se la prendono in particolare con l’arbitro Marciniak, duramente contestato oltralpe. I fegati sono così irritati che sul sito MesOpinions hanno proposto (i fegati, non i tifosi, o forse le due parole sono sinonimi nella fattispecie) una petizione per far rigiocare la partita. La spiegazione? “L’arbitro è un venduto”, dicono. Si osserverà: vabbè, saranno pochi fissati, ovunque possono esserci dei casi umani. E invece no. Gli impietosi numeri degli aderenti alla petizione non lasciano dubbi, ma angosce. Sebbene temperate da una irresistibile voglia di prendere in giro i presunti “cugini” : oltre 190.000 le firme. Il che non lascia spazio ad interpretazioni salvifiche.

Inghilterra vs Francia: “Fight!”

Tra Inghilterra e Francia è una bella lotta, diciamolo pure. Le due Nazioni si dimostrano sempre molto capaci di accettare le sconfitte, ammettiamolo. Tra un pianto, una petizione e un urlo contro gli arbitri, gli inglesi per l’Europeo contro di noi, i francesi per il Mondiale appena perso alle battute finali. Difficile dire chi dei due sia più piagnone e vittimista, è una sfida tra fuoriclasse assoluti. A naso, viene da dare il tapiro d’oro del pianto agli inglesi, però, nonostante ci sarebbe conveniente puntare dritti sui galletti visto che sono gli ultimi in ordine cronologico a pagare dazio. Gli oltremanica, infatti, generano una tenerezza maggiore. Non vincendo praticamente niente da sempre ma basando la loro non meglio precisata grandezza calcistica su un singolo mondiale, vinto in casa ormai quasi sessant’anni fa, e per di più in circostanze non esattamente trasparenti (anche se, per onor del vero, qualcuno dovrebbe ricordarsi che quella finale con la Germania terminò 4 a 2). Praticamente, gli anglosassoni campano di rendita, mentre se non altro i francesi, mai stati davvero una grande scuola calcistica nel corso del XX secolo prima degli anni Ottanta, negli ultimi decenni lo sono diventati davvero.

La cosa che fa più sorridere è che in questi stessi decenni qualcuno ha diffuso a macchia d’olio l’idea che il vittimista per eccellenza fosse il tifoso italiano. Ovviamente basandosi sul nulla, se non sul disprezzo atavico verso se stessi che affligge la malattia mentale dell’anti-italianesimo (ma quella è una tradizione della “filosofia”, se così possiamo chiamarla). Cari miei, abbiamo ben altri campioni da inseguire, e gli ultimi anni ve lo hanno sbattuto in faccia. Ma non imparerete. Del resto, non lo fate mai.

Stelio Fergola

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