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Roma, 29 lug – Come previsto, al sud Italia torna il gran caldo, destinato a farsi sempre più torrido a cavallo del fine mese, con il culmine previsto per sabato 1 agosto quando la colonnina di mercurio potrà superare i 40 gradi in molte aree pianeggianti e vallive della Sicilia interna, a Catania e Palermo, sulla Calabria ionica, sul Salento e la riviera ionica della Puglia, fino a spingersi temporaneamente fino al basso Lazio sul Tirreno e alle coste molisane sull’Adriatico. A tratti, i cieli di queste zone potranno velarsi di pulviscolo sollevato dal deserto algerino e trasportato dai venti meridionali.
Soltanto da domenica 2 agosto le temperature lentamente torneranno su valori più accettabili, con l’arrivo di correnti più miti da ovest.
Negli stessi giorni in cui le regioni meridionali saranno oppresse dalla canicola, il nord Italia e parzialmente il centro subiranno l’effetto di masse d’aria instabili di origine atlantica in due diversi episodi, il primo legato a un fronte freddo già localizzato a nord dell’arco alpino, il secondo a una depressione atlantica che si approfondirà sul Mediterraneo occidentale.
Nel corso del primo evento, atteso dalla mattina di mercoledì 29, i fenomeni – prevalentemente temporaleschi – riguarderanno in primo luogo il Friuli Venezia Giulia e il Veneto, la cui massima intensità è prevista dalla mattina al tardo pomeriggio di giovedì 30 sul Veneto orientale (province di Padova, Venezia e Rovigo), dove le piogge potranno essere abbondanti e non possono escludersi – per quanto naturalmente improbabili – fenomeni anche di tipo tornadico come quello, particolarmente intenso e difficilmente ripetibile, che interessò la zona di Dolo lo scorso 8 luglio, provocando allora oltre 100 milioni di Euro di danni. Si consiglia di seguire gli avvisi emessi dalla Protezione Civile regionale del Veneto.
Dalle prime ore di venerdì 31 luglio i temporali si trasferiranno lungo la riviera romagnola e marchigiana, dove potranno ancora essere localmente intensi, arrivando a toccare occasionalmente anche l’Umbria, la Toscana meridionale, e tutta la riviera adriatica fino al Gargano.
Nel frattempo, già dalle prime ore di mercoledì 29, intensi venti di libeccio spazzeranno il mar Ligure, determinando un rapido aumento del moto ondoso che culminerà nella tarda serata dello stesso giorno con onde alte mediamente fino a quattro metri al largo e ancora di più lungo le coste della Toscana a nord dell’isola d’Elba e fino alla Liguria di levante.
Il secondo episodio di marcato maltempo interesserà invece tutte le regioni settentrionali e la Toscana, a partire dalla tarda mattina di sabato 1 agosto, le precipitazioni più abbondanti essendo previste sulle alpi e prealpi lombarde ma con temporali localmente intensi possibili su tutte le regioni interessate. In questo caso, i fenomeni si attenueranno fino ad esaurirsi nel corso della mattina di domenica 2 agosto.
Per le previsioni più accurate e tutti i link alle strutture di protezione civile nazionale e regionali, come sempre, seguire il nostro Meteo Nazionale.
Francesco Meneguzzo
Roma, 29 lug – Come previsto, al sud Italia torna il gran caldo, destinato a farsi sempre più torrido a cavallo del fine mese, con il culmine previsto per sabato 1 agosto quando la colonnina di mercurio potrà superare i 40 gradi in molte aree pianeggianti e vallive della Sicilia interna, a Catania e Palermo, sulla Calabria ionica, sul Salento e la riviera ionica della Puglia, fino a spingersi temporaneamente fino al basso Lazio sul Tirreno e alle coste molisane sull’Adriatico. A tratti, i cieli di queste zone potranno velarsi di pulviscolo sollevato dal deserto algerino e trasportato dai venti meridionali.
Soltanto da domenica 2 agosto le temperature lentamente torneranno su valori più accettabili, con l’arrivo di correnti più miti da ovest.
Negli stessi giorni in cui le regioni meridionali saranno oppresse dalla canicola, il nord Italia e parzialmente il centro subiranno l’effetto di masse d’aria instabili di origine atlantica in due diversi episodi, il primo legato a un fronte freddo già localizzato a nord dell’arco alpino, il secondo a una depressione atlantica che si approfondirà sul Mediterraneo occidentale.
Nel corso del primo evento, atteso dalla mattina di mercoledì 29, i fenomeni – prevalentemente temporaleschi – riguarderanno in primo luogo il Friuli Venezia Giulia e il Veneto, la cui massima intensità è prevista dalla mattina al tardo pomeriggio di giovedì 30 sul Veneto orientale (province di Padova, Venezia e Rovigo), dove le piogge potranno essere abbondanti e non possono escludersi – per quanto naturalmente improbabili – fenomeni anche di tipo tornadico come quello, particolarmente intenso e difficilmente ripetibile, che interessò la zona di Dolo lo scorso 8 luglio, provocando allora oltre 100 milioni di Euro di danni. Si consiglia di seguire gli avvisi emessi dalla Protezione Civile regionale del Veneto.
Dalle prime ore di venerdì 31 luglio i temporali si trasferiranno lungo la riviera romagnola e marchigiana, dove potranno ancora essere localmente intensi, arrivando a toccare occasionalmente anche l’Umbria, la Toscana meridionale, e tutta la riviera adriatica fino al Gargano.
Nel frattempo, già dalle prime ore di mercoledì 29, intensi venti di libeccio spazzeranno il mar Ligure, determinando un rapido aumento del moto ondoso che culminerà nella tarda serata dello stesso giorno con onde alte mediamente fino a quattro metri al largo e ancora di più lungo le coste della Toscana a nord dell’isola d’Elba e fino alla Liguria di levante.
Il secondo episodio di marcato maltempo interesserà invece tutte le regioni settentrionali e la Toscana, a partire dalla tarda mattina di sabato 1 agosto, le precipitazioni più abbondanti essendo previste sulle alpi e prealpi lombarde ma con temporali localmente intensi possibili su tutte le regioni interessate. In questo caso, i fenomeni si attenueranno fino ad esaurirsi nel corso della mattina di domenica 2 agosto.
Per le previsioni più accurate e tutti i link alle strutture di protezione civile nazionale e regionali, come sempre, seguire il nostro Meteo Nazionale.
Francesco Meneguzzo