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“Gli incroci? Ci miglioreranno”. Parla la “capitana” della nazionale femminile di calcio

by Cristina Gauri
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Roma, 6 mag – Un capitano multietnico in una squadra di calcio femminile aiuta? Sara Gama, 30 anni, di origine congolese-croata, capitano della Juventus e della nazionale italiana che parteciperà ai Mondiali di Francia, non ha dubbi e risponde così in un’intervista uscita su La Stampa: “Mostri la faccia di una società globalizzata. Siamo mescolati e gli incroci ci migliorano, più lo vedi e più ti ci abitui”. In due righe, un tale condensato di luoghi comuni su globalismo, meticciato e immigrazione che farebbe luccicare di commozione gli occhi dei signori di Open Society. O della Bonino. Ce l’ha, Sara Gama, qualche dato scientifico che supporti la tesi degli “incroci che ci migliorano” oppure si basa sui luoghi comuni sulle razze – quegli stessi luoghi comuni che vengono demonizzati se qualche europide osa parlarne? Ma poi, la narrazione degli “incroci” volti a migliorare le prestazioni fisiche degli esseri umani, non ricordano “vagamente” certi censuratissimi discorsi di eugenetica?

Il futuro è un calcio gender free

Ecco quindi la prossima star dello sport che veicolerà il messaggio “da cui la sinistra deve ripartire”. Donna, auspica un futuro – poteva essere il contrario? – gender free per il calcio (“Un giorno parleremo di calcio e basta, senza declinare il genere. Fino ad allora gli uomini però saranno un sostegno”); di madre croata e padre congolese, cita infatti il suo esempio e ne fa subito una regola generale, senza alcun supporto statistico, senza dati alla mano: “È arrivato in Italia, a Trieste, dal Congo come studente di ingegneria. Ha preferito tornare indietro. Qui siamo convinti che tutti vogliano venire in Italia e occupare il nostro spazio ma non è vero”. Come a dire: la percezione che ne ha la Gama, basata sulla propria esperienza personale, è questa, quindi tutti gli immigrati non vogliono realmente restare in Italia. Insomma, “Più lo vedi, più ti ci abitui”: è questo in sintesi il messaggio del capitano (o capitana, come oscenamente scritto da La Stampa) della nazionale femminile di calcio: “Mettetevi il cuore in pace, voi europei siete destinati a scomparire affossati dagli ‘incroci che ci migliorano'”.

Cristina Gauri

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9 comments

jason17 6 Maggio 2019 - 2:40

Spero di non essere tacciato di maschilismo, ma, per quanto mi riguarda, il calcio, come altri sport di squadra, rimarrà sempre una peculiarità prettamente maschile; per il semplice motivo che, la forza fisica, (indiscutibilmente prerogativa sbilanciata a favore del maschio), permette di compiere gesti atletici che non risultano altrettanto soddisfacenti quando compiuti dalle femmine. Detto questo, non sapevo chi fosse questa meticcia, (non seguo il calcio femminile e men che mai la Juventus), adesso però, ho un buon motivo per non appassionarmi alla nazionale di calcio femminile, come peraltro già faccio con quella maschile, quando schierano il Ganese Balubelli piuttosto che l’Ivoriano Kean.

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Commodo 6 Maggio 2019 - 3:20

I “profeti” dell’ imbastardimento blaterano sempre a “senso unico” . E vero che l’ incrocio può migliorare un genotipo razziale, ma è almeno altrettanto vero il contrario! E, secondo Murphy, la possibilita’ che un evento si verifichi, è inversamente proporzionale alla sua desiderabilità! In soldoni: è molto più facile peggiorare che migliorare! Bisogna solo vedere con quale entità ci si incrocia! Nel mondo, c’ è più oro, o c’ è più merda? Mescolarsi alla vergogna dell’ umanità, a facce color merda che, pur avendo a disposizione il continente più ricco del pianeta, non sono andati oltre allo stato cannibalico, o al “dio” grullhallah, non penso proprio che possa essere scodellato, pur nelle nostre costosissime e sterilizzatissime sale parto, qualcosa di appena appena decente… Una sola mela marcia nel cesto fa marcire tutte quelle sane… Non è vero il contrario! La spiegazione razzista è sempre la più logica! In barba e alla facci dei radical chic, che vogliono piegare la cruda realtà alle edulcorate menzogne buone solo per coloro che vivono in una bolla e sono imbottiti di denaro fatto con il culo! (Fazio docet)….. Povera Italia!

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Cesare 6 Maggio 2019 - 5:17

Le diverse razze sono una ricchezza perchè la diversità è ricchezza.I poteri occulti vogliono un uomo standard senza identità di alcun tipo ,che sia sessuale, religiosa, familiare o nazionale, da manovrare a piacere sin da bambini.E tanti cascano nel gioco del mischiamoci tutti senza sapere che è comandato dall’ alto, da chi ruba interi paesi ai propri legittimi proprietari, che sono i popoli che li abitano e gli hanno sempre abitati, paesi afrcicani compresi!

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Jos 6 Maggio 2019 - 6:34

….se lei è un esempio…..meglio farne a meno..
una civiltà che viene invasa da altre culture, perde la propria identità, la propia specificità….e, infine, ne avviene la scomparsa…

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Luca G 6 Maggio 2019 - 9:24

Ok. Ora ho un motivo un più per non seguire il calcio femminile.

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Bracco 11 Maggio 2019 - 5:34

Seguendo il ragionamento della giocatrice,le future generazioni penseranno che i senegalesi siano gli abitanti di Senigallia.

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TheTruthSeeker 13 Maggio 2019 - 11:56

Bruttarella, calcio femminile sport inutile e ridicolo, possibilmente è anche lesbica visto che un sacco di giocatrici di calcio femminile lo sono, insomma, utilità meno dello zero da tutti i punti di vista!!

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