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Roma, 21 lug – Durante una recente escursione in montagna, due corvi hanno volteggiato ed echeggiato a lungo sopra di noi, tanto da far sorgere una domanda spontanea: ci stanno parlando? Cosa vogliono dirci? Il Corvo è sempre stato un animale simbolo della civiltà europea. Nella mitologia del Nord, Odino dispone di due corvi: Huginn e Muninn (pensiero e memoria). Così è scritto nell’Edda: “Huginn e Muninn volano ogni giorno alti intorno alla terra. Io ho timore per Huginn che non ritorni; ma ho ancora più timore per Muninn“. Emanazione diretta del Dio, riportano a Lui tutto ciò che vedono e sentono sulla terra. Ancora in epoca storica, la leggenda racconta come gli eredi degli Dèi del Nord, gli imperatori Federico I Barbarossa e Federico II, che operarono il risveglio del nume imperiale, utilizzasero i corvi come messaggeri nell’attesa del momento del risveglio e della battaglia finale, tra il principio solare e le tenebre. La funzione del corvo come comunicatore era presente anche presso i romani.
Il primo grado di iniziazione dei misteri mitraici era quello del corvo (corax) ed era sotto la protezione di Mercurio (Dio delle comunicazioni) . Simboli che appartengono a questo grado sono proprio il corvo, il caduceo, l’ariete, la tartaruga, e il vaso.
Il primo grado di iniziazione dei misteri mitraici era quello del corvo (corax) ed era sotto la protezione di Mercurio (Dio delle comunicazioni) . Simboli che appartengono a questo grado sono proprio il corvo, il caduceo, l’ariete, la tartaruga, e il vaso.
Il culto di Mitra si affermò a Roma in un momento di decadenza dei culti tradizionali e fu adottato soprattutto dalle legioni per le sue caratteristiche: l’adepto era impegnato (come il Dio) in una lotta continua e giornaliera per l’affermazione del principio solare, dentro di sé attraverso le pratiche del culto, fuori di sé sui campi di battaglia. Per tornare al Corvo, interessante l’etimologia della parola Corax che ha la stessa radice di Cor (cuore): simboleggiava anche la necessità per gli iniziati al culto di ritrovare la centralità del cuore di contro alla cerebralità che inibisce la percezione dei fenomeni. Poiché come ben noto a Roma il mito si incarna nella storia, riportiamo il bellissimo racconto di Tito Livio: “Durante la guerra gallica, nell’anno 405 dalla fondazione della città, consumando i Romani il tempo quieti nei posti di guardia, un gallo, insigne per grandezza ed armi, avanzò e battendo lo scudo con l’asta, (pur) avendo fatto silenzio, provocò attraverso un mediatore uno dei Romani affinché si scontrasse in duello con lui. Marco Valerio, adolescente tribuno militare, avendo chiesto la possibilità al console, procedette armato nel mezzo. Allora accaddero cose straordinarie: un corvo improvvisamente si stabilì sull’elmo del giovane romano che stava per venire in battaglia con il Gallo. Il tribuno ritenne ciò come augurio mandato dal cielo e pregò gli dèi che fossero propizi a lui ad ai Romani. L’uccello non solo rimase sull’elmo ma, quando il Romano ed il Gallo incominciarono la lotta, librandosi sulle ali afferrò la bocca e gli occhi del Gallo con il rostro e gli artigli, finché Valerio (non) sgozzò il nemico atterrito dal prodigio“.
Come suggerito anche da Dominique Venner nel suo ultimo libro, Samurai d’Occidente, è bene trascorrere del tempo immersi nella Natura, laddove ancora le forze si rendono più facilmente visibili, immuni dall’avanzare del deserto e dei suoi dèmoni. Nelle altezze montane, nei gelidi fiumi ristoratori, sotto le splendide stelle della notte è possibile tornare a comprendere il messaggio dei corvi.
Marzio Boni
3 comments
Boni, quei due corvi che hanno volteggiato sopra le vostre teste erano Loro. Erano lì per dirti che hai una missione. E questo articolo ne costituisce la conferma. Grazie per aver parlato di Wotan. Che gli Dei siano con te.
Ma avete visto il filmato di quel signore tedesco che apostrofa dalla terrazza l’attentatore di Monaco? Andate a vedere il filmato in cui lo intervistano 8credo si trovi su Repubblica), posato accanto a lui sul balcone c’è un CORVO
E come non dimenticare il corvo a piazza san pietro di qualche anno fa?
Gli Dei stanno tornando