
La notizia, apparentemente abbastanza irrilevante, ha però riaperto il “caso Anselmo”. L’artista era finito nell’occhio del ciclone per la sua performance al Dimebash 2016, il concerto all-star in memoria di Dimebag Darrell, l’ex membro della band ucciso da uno squilibrato l’8 dicembre 2004 a Columbus, Ohio, mentre stava suonando in un locale con la sua nuova band, i Damageplan. Al termine di “Walk”, uno dei brani più noti dei Pantera, Anselmo ha fatto un saluto romano e ha urlato alla folla il suo “White Power!”.
La sue “scuse” dopo le inevitabili polemiche erano state davvero sui generis e ben lontane dalla contrizione che ci si aspetta in questi casi dal “reprobo” di turno: “Ok ragazzi, mi prendo la responsabilità di questa cosa, ma cavolo, stavo scherzando… era uno scherzo fra di noi, perché tutti noi nel backstage abbiamo solo bevuto vino bianco, e quindi ho detto ‘White Power’ perché si parlava solo di quello! Alcuni di voi devono essere meno lagnosi. Ci sono tanti altri coglioni a cui rompere le palle, gente con progetti razzisti molto più seri. Io amo tutti… e odio tutti, e questo è quanto. Niente scuse da parte mia. PHA ’16”. L’episodio non è stato comunque privo di conseguenze. La band dell’artista è stata infatti estromessa dal FortaRock, un festival olandese, e poi dall’Hellfest, che si tiene da una dozzina d’anni a Clisson, a sud di Nantes, dove è scoppiata una vera e propria querelle politica.
Giorgio Nigra