Roma, 6 mar – Atmosfera bollente in casa La7: un po’ per il tema trattato – la legittima difesa – un po’ per i due personaggi “fumantini” presenti in studio si è arrivati a sfiorare la rissa. Protagonisti il sempre iracondo Vittorio Sgarbi e l’altrettanto pirotecnico scrittore Antonio Pennacchi. Ospiti di Non è l’Arena il talk show politico e di costume condotto da Massimo Giletti i due dimostrano sin da subito di non essere dello stesso parere in merito all’argomento in discussione.
“Se adesso mi alzo e vado a prendere Pennacchi per il collo…” ha esordito il sindaco della cittadina di Sutri, nella Tuscia, avvicinandosi allo scrittore del Fasciocomunista per dare una dimostrazione “pratica” dell’eccesso di legittima difesa. Pennacchi, a sua volta ha immediatamente preso l’iniziativa e si è alzato per “controbattere”. “Hai reagito” gli fa subito notare il conduttore. E l’autore si giustifica: “Sono mezzo incivile anche io. Ma non ti ammazzo”.
“Non si può parlare di eccesso o difetto quando tu non hai la capacità di controllare la tua spontanea difesa” sostiene ancora il critico d’arte per contraddire le tesi di Pennacchi. E per dare ancora una dimostrazione “pratica” della sua tesi di nuovo si fa incontro all’autore di Canale Mussolini, questa volta arrivando a prenderlo per il bavero della giacca. A questo punto Pennacchi non ci sta più e sbotta in un sonoro: “Vaffanc… va!”. “Leva queste mani che ti do un cazzotto in bocca” continua. E poi arriva alla minaccia: “Sgarbi, non mi far girare i coglioni perché ti do un cazzotto in bocca“. Come prevedibile, i due finiscono subito nella carrellata dei “nuovi mostri” di Striscia la Notizia: alla faccia dell’eccesso di legittima difesa.
Ilaria Paoletti