Reggio Emilia, 2 lug – L’indagine “Angeli e Demoni” sul caso degli affidi illeciti di Reggio Emilia prosegue e, come puntualizzato dal procuratore capo Marco Mescolini ieri, il quadro che si profila è tutt’altro che “minimo”, con altri elementi che nei prossimi giorni potrebbero emergere. Nel frattempo si registra un caso politico a margine della vicenda, che vede come protagonista una figura politica del M5S reggiano. Si tratta della candidata sindaco pentastellata Rossella Ognibene, eletta poi come consigliere comunale in virtù del 14% dei voti raccolto al primo turno. Stamattina la Ognibene ha annunciato le proprie dimissioni per poter assumere la difesa processuale di Federica Anghinolfi, dirigente del Servizio sociale integrato dell’Unione di Comuni della Val d’Enza, considerata figura chiave del sistema illecito di affidamenti dei minori sotto accusa nell’inchiesta “Angeli e Demoni”.
L’annuncio
“Stamattina ho consegnato la dichiarazione di dimissioni da Consigliere Comunale (protocollo 128060) per ragioni che attengono agli obblighi deontologici connessi alla mia professione, obblighi che sono sopravvenuti solo pochi giorni fa”, si legge in un post su Facebook. Una decisione che arriva dopo la dura condanna del caso Bibbiano espressa da tutti i vertici del Movimento 5 Stelle e che appare quindi incompatibile con il ruolo di difesa che la Ognibene andrà ad assumere. “Che voi siate maledetti. Carcere a vita e buttare la chiave”, aveva infatti commentato la vicepresidente della Camera, Maria Edera Spadoni, anch’ella esponente reggina del Movimento e fedelissima a Luigi Di Maio.
Il caso Panarari
La Ognibene, – la cui decisione è stata accolta in queste ore con un’ondata di commenti negativi da parte dei suoi (ex) sostenitori ed elettori – è collega di studio di Marco Scarpati, il cui nome figura ora tra quello degli indagati nell’inchiesta. Le dimissioni dell’avvocatessa rischiano ora di innescare un altro conflitto negli ambienti pentastellati locali: a lei subentrerà infatti il controverso Cristian Panarari, primo dei non eletti con le sue 138 preferenze ottenute il 26 maggio. Ricordiamo che sull’ex wrestler pende una richiesta di espulsione inoltrata dalla Spadoni per un post relativo alla Nazionale italiana di calcio femminile pubblicato su Facebook e giudicato “sessista”: “Forza Azzurre, regalate ‘notti magiche’ agli italiani”, aveva scritto sul social Panarari, allegando una foto in cui Laura Giuliani, la portiere delle Azzurre, durante un’azione di gioco mostrava involontariamente il suo “lato b”.
Cristina Gauri