Bologna, 23 dic – A pochi giorni dalla sentenza che ha fatto decadere le accuse di terrorismo contro gli attivisti No Tav arriva un nuovo sabotaggio all’Alta velocità.
La circolazione ferroviaria in transito per il nodo di Bologna, infatti, è interrotta dalle 4.30 a causa di un incendio doloso dei cavi del sistema di gestione e controllo del traffico. Sono fermi i treni dell’Alta Velocità lungo la tratta Milano-Bologna, i treni ordinari lungo la stessa linea e i treni della linea Bologna-Verona. I treni ad alta velocità potrebbero subire forti rallentamenti.
Non ci sono stati danni alle persone. È il quarto sabotaggio alla circolazione ferroviaria in un solo mese, il quinto quest’anno. La Digos ha aperto un’inchiesta su questa serie di attentati. Gli inquirenti sono certi che non si tratti di casi isolati ma che ci sia una strategia dietro.
Ci sono infatti quattro precedenti nelle scorse settimane: a Milano, il 18 dicembre scorso, due bottiglie incendiarie sono state ritrovate sui binari lungo la Milano-Torino; a Rivoli, nel torinese, il 16 dicembre scorso, ignoti hanno tentato di incendiare con una molotov il camion di una delle ditte che lavorano per l’Alta velocità a Chiomonte; a Firenze, a Campo di Marte, il 2 dicembre scorso, in un cantiere dell’Alta velocità i cui lavori sono fermi da oltre un anno, su una gru è stata trovata una bottiglia con liquido infiammabile, diavolina, carta e un mozzicone di sigaretta che doveva funzionare come innesco; a Bologna, il 19 maggio scorso, nei pressi della linea ad Alta velocità Bologna – Milano, a Lavino di Mezzo, vengono tranciati alcuni cavi di rame e fibre ottiche.
Il ministro dei Trasporti Maurizio Lupi ha parlato apertamente di terrorismo: “Si è verificato purtroppo ciò che temevo, un nuovo atto terroristico con la Tav, questo e non altro è l’incendio doloso di questa mattina a Bologna. Ma non ci fermeranno nella strada di innovare e cambiare l’Italia. La loro nuova strategia, l’attacco al treno di Italo a Ostiense, a quello del Tgv a Vercelli e poi i due atti incendiari di Firenze e Bologna sono il segno evidente di un attacco di stampo terroristico che mira a creare disagi ai cittadini e tensioni sociali al solo scopo di fermare l’Italia del cambiamento: dall’alta velocità al jobs act”.
Giorgio Nigra