Secondo il parere del Consiglio Superiore della Sanitร , la cannabis al CBD dovrebbe essere proibita. Il problema รจ che nel corso degli ultimi anni attorno alla canapa รจ sorto e ha iniziato a svilupparsi un business davvero consistente. In pratica, il ministero della Salute si era rivolto al Consiglio Superiore della Sanitร , che รจ un organo con funzione consultiva, per chiedere un parere in merito al mercato della cannabis legale. Ebbene, il parere รจ arrivato, e non farร felici nรฉ i consumatori nรฉ coloro che hanno investito denaro in questo settore. Secondo gli esperti, la pericolositร dei prodotti che sono formati da infiorescenze di canapa o che comunque la contengono non puรฒ essere esclusa. Questa รจ la ragione per la quale il Consiglio Superiore della Sanitร ha suggerito lโattivazione di misure che non consentano il commercio libero degli articoli in questione, a favore della salute pubblica e individuale e secondo il principio di precauzione.
Il parere del Consiglio Superiore della Sanitร
Secondo ciรฒ che si puรฒ leggere nel documento che รจ stato trasmesso al ministero, il consumo si verifica senza che possano essere controllate le quantitร che vengono assunte, il che impedisce il monitoraggio degli effetti psicotropi che ne possono derivare, tanto sul breve periodo quanto sul lungo termine. Non cโรจ chiarezza, per esempio, in merito a possibili rischi che possono insorgere nel caso in cui vi siano delle patologie concomitanti, ma anche per le donne che allattano o in gravidanza. Al tempo stesso, non sono note le conseguenze che la cannabis light puรฒ avere sullo stato di attenzione qualora essa vada a interagire con dei farmaci.
Le raccomandazioni per il legislatore
Questo รจ il motivo per il quale al legislatore รจ stato raccomandato di darsi da fare per mettere i prodotti fuori legge. Si tratterebbeย certamente di un duro colpo nei confronti delle centinaia di punti vendita che nel corso di questi anni sono stati aperti. Non va dimenticato, peraltro, che oggi la canapa light si trova anche in prodotti che vengono venduti in tabaccheria o in farmacia, mentre le coltivazioni proliferano sia nella Pianura Padana che negli Appennini. Ciรฒ non toglie che sia vera lโassenza di informazioni mediche relative al prodotto. Insomma, in Italia continua a sussistere una situazione contraddittoria, con decisioni che rimettono in discussione i provvedimenti presi in precedenza.
CBD, cosa dice chi รจ a favore e chi รจ contrario
Un parere molto diffuso, sia tra gli addetti ai lavori che fra i consumatori, รจ che la strada per la legalizzazione della canapa possa essere aperta dal CBD. Negli Usa, gli antiproibizionisti sostengono che il CBD non solo non sia dannoso, ma che produca anche ricchezza condivisa. I sostenitori della legalizzazione affermano infatti che se le coltivazioni e i campi fossero controllati la criminalitร organizzata subirebbe un duro colpo, ci sarebbero piรน posti di lavoro e piรน introiti per lo Stato grazie alle tasse. Dโaltra parte, non mancano i pareri contrari di chi sostiene che la legalizzazione renderebbe troppo facile lโaccesso alla droga leggera e potrebbe causare nel tempo anche un maggiore accesso alle droghe pesanti, oltre a sostenere che la mafia si posizionerebbe presto su altriย mercati come spesso รจ successo nella sua storia. Intanto, รจ stata depositata in Parlamento una proposta di legge di iniziativa popolare finalizzata proprio alla legalizzazione, rispetto alla quale si prepara battaglia tra i vari schieramenti.
La storia della canapa in Italia
Dopo la conclusione della Prima Guerra Mondiale, le coltivazioni di canapa nel nostro Paese si estendevano per piรน di 100mila ettari. Tuttavia in quel periodo gli eserciti cominciarono a scegliere, per le proprie dotazioni, i materiali sintetici. Un altro duro colpo per la filiera giunse con il Proibizionismo, ma va detto che lโItalia nel 1940 era il secondo produttore di canapa al mondo, alle spalle solo della Russia. Nei decenni la situazione รจ cambiata.
Le infiorescenze
Insomma, lo scenario non รจ dei piรน rosei, e in questo momento sono le infiorescenze a dominare il mercato; ma cโรจ chi teme che si tratti di una bolla pronta a esplodere da un momento allโaltro. Cโรจ chi parla di una resa di mezzo milione di euro ad ettaro, ma sembra che in realtร essa non superi i 2 mila euro. Il momento รจ di euforia, e come sempre accade in questi casi le veritร si sovrappongono con le bugie. Ci sono alcune infiorescenze che sono state riconosciute a livello comunitario, ma ce ne sono molte altre che non vengono considerate conformi, dal momento che la loro origine genetica non puรฒ essere accertata. Come dire: il settore รจ giovane ma cโรจ giร chi cerca di approfittarne.