Roma, 14 mar – Sindacati e imprese hanno raggiunto un accordo, dopo un lunghissimo confronto andato avanti stanotte in videoconferenza con il governo. Raggiunta l’intesa è stato firmato un “protocollo di regolamentazione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus Covid-19 negli ambienti di lavoro“. Ma in cosa consiste esattamente? “L’accordo sottoscritto”, fanno sapere i sindacati, “consentirà alle imprese di tutti i settori, attraverso il ricorso agli ammortizzatori sociali e la riduzione o sospensione dell’attività lavorativa, la messa in sicurezza dei luoghi di lavoro”.
Si tratta di un documento suddiviso in 13 punti che indica una serie di misure di precauzione ed “è stato sottoscritto su invito del presidente del Consiglio dei ministri, dei ministri dell’Economia, del Lavoro, dello Sviluppo economico e della Salute, che hanno promosso l’incontro tra le parti sociali, in attuazione della misura (articolo 1, comma primo, numero 9) del Dpcm 11 marzo 2020, che, in relazione alle attività professionali e produttive, raccomanda intese tra organizzazioni datoriali e sindacali”.
I tredici punti del protocollo
Obbligo di restare a casa con febbre oltre 37.5: In presenza di febbre oltre 37.5 o altri sintomi influenzali, obbligo di restare al proprio domicilio e di chiamare il proprio medico di famiglia e l’autorità sanitaria.
Controlli agli ingressi dei luoghi di lavoro: I lavoratori, prima di accedere al luogo di lavoro, dovranno essere sottoposti al controllo della temperatura corporea.
Pulizia e sanificazione: Le aziende dovranno assicurare la la pulizia giornaliera nonché la sanificazione periodica dei locali, delle postazioni di lavoro e delle aree comuni.
Obbligatorio lavarsi le mani: Precauzioni igieniche, in particolare per le mani l’azienda dovrà mettere a disposizione idonei mezzi detergenti.
Mascherine e guanti: Nel caso in cui nei posti di lavoro sia prevista una distanza interpersonale minore di un metro, senza possibilità di alternative, è obbligatorio l’uso delle mascherine e di altri dispositivi di protezione (guanti, occhiali, tute, cuffie, camici) conformi.
Accessi contingentati alle mense: L’accesso alle mense aziendali, alle aree fumatori e agli spogliatoi sarà contingentato. Si dovrà inoltre prevedere apposita ventilazione continua dei locali, tempo di sosta ridotto e mantenimento della distanza di sicurezza di 1 metro tra le persone.
Spogliatoi e distributori: Provvedere alla sanificazione degli spogliatoi e alla pulizia giornaliera, con appositi detergenti, dei locali mensa e delle tastiere dei distributori di bevande e snack.
Possibile stop dei reparti necessari: Le imprese potranno disporre la chiusura di tutti i reparti diversi dalla produzione o di quelli in cui è possibile il funzionamento mediante il ricorso allo smart work o a distanza.
Rimodulazione livelli produttivi e turni: Si potrà procedere alla rimodulazione dei livelli produttivi e si dovrà assicurare una turnazione dei dipendenti dedicati alla produzione
Ammortizzatori sociali e ferie: Andranno utilizzati in via prioritaria gli ammortizzatori sociali. Altrimenti, si dovrà ricorrere ai periodi di ferie arretrati e non ancora fruiti.
Stop alle trasferte: Annullate tutte le trasferte e i viaggi di lavoro (sia nazionali che internazionali), idem gli eventi interni e di formazione. Non sono consentite le riunioni in presenza.
Orari di ingresso e di uscita scaglionati: Vanno favoriti gli orari di ingresso/uscita scaglionati.
Gestione di un caso di coronavirus: Nel caso in cui una persona presente in azienda accusi febbre o sintomi di infezione respiratoria come la tosse, lo deve dichiarare immediatamente all’ufficio del personale. A quel punto si dovrà procedere al suo isolamento e a quello degli altri presenti dai locali. L’azienda dovrà avvertire immediatamente le autorità sanitarie competenti e i numeri di emergenza per il coronavirus.
Comitato per l’applicazione: In azienda dovrà essere costituto un comitato per l’applicazione e la verifica delle regole del protocollo, con la partecipazione delle rappresentanze sindacali.
Alessandro Della Guglia