Roma, 15 giu – Secondo Pietro Ichino, giuslavorista ed ex parlamentare, per i lavoratori della pubblica amministrazione si doveva seguire un’altra strada che non portasse al lavoro da casa ovvero allo smart working: “Si sarebbe potuto estendere a questi settori il trattamento di integrazione salariale e destinare il risparmio a premiare i medici e gli infermieri in prima linea, oppure fornire i pc agli insegnanti, costretti a fare la didattica a distanza con i mezzi propri“.
Ichino: “Ministero fornisca numeri dello smart working”
Sempreย Ichino sostiene che sarebbe vantaggioso se “ministero della Pubblica amministrazione almeno fornisse un quadro attendibile di quanta parte dei dipendenti pubblici si รจ veramente attivata per fare smart working e quanta no”. E il ministero non si fa attendere e replica:ย ย “Si tratta di fenomeni e cambiamenti importanti e complessi: ci sono state delle difficoltร , non lo abbiamo mai nascosto. Ma una cosa va ribadita con chiarezza: la Pa non ha mai chiuso durante la fase acuta della pandemia, continuando a garantire i servizi essenziali, in presenza o da remoto, e sia dirigenti che dipendenti hanno affrontato una mutazione dโassetto repentina con resilienza e flessibilitร , come molti studi stanno giร dimostrando“.
Replica del Ministero: “Non abbiamo smesso di lavorare”
E ancora, continua il ministero della Funzione pubblica: “Per quanto riguarda i dati abbiamo giร fornito percentuali di adesione al lavoro agile nella fase pandemica acuta: 90% circa per le amministrazioni centrali e oltre il 70% per le Regioni. Adesso รจ in corso un monitoraggio, che si concluderร a fine mese, e ci darร uno spaccato quantitativo e qualitativo molto importante su quanto accaduto. In prospettiva, si tratta, naturalmente, di cogliere il meglio del lavoro agile dโemergenza applicato in questi mesi e trasformarlo nel vero smart working, connesso a obiettivi e risultati, per una pubblica amministrazione sempre piรน capace di sostenere la competitivitร del Paese”.
Petriccioli (Cisl): “Smart working รจ utile per collettivitร ”
Maurizio Petriccioli, segretario della Cisl funzione pubblica, commenta cosรฌ le parole di Ichino: “Francamente lโopposizione ad una stabile implementazione su base volontaria di questo nuovo modo di organizzare il proprio lavoro, la ritengo puramente ideologica. Avere milioni di persone, che lavorano per obiettivi e da remoto, con tutto ciรฒ che questo significa anche in termini di minore impatto ambientale, permette di avere piรน tempo da dedicare anche ad altre attivitร con indubbi benefici economici per le amministrazioni, per i lavoratori e per lโintera collettivitร ”.
Ilaria Paoletti
3 comments
Giร non fanno un cazzo, figuriamoci da casa….
[…] ma che a distanza di oltre otto mesi dalla sua introduzione richiede una valutazione obiettiva e non sullโonda dellโemozione e della sola paura del […]
[…] ma che a distanza di oltre otto mesi dalla sua introduzione richiede una valutazione obiettiva e non sullโonda dellโemozione e della sola paura del […]