Secondo alcuni dettami islamici un uomo non può toccare una donna che non sia la moglie. Abitudine che però è stata contestata in un’intervista da una insegnante musulmana di un liceo di Basilea, Jasmina El Sonbati, che definisce il rifiuto di stringere la mano alle donne come una voga “neo islamica” che non va tollerata. In ogni caso l’assurda decisione della scuola ha suscitato forti polemiche in Svizzera, a cominciare dall’associazione degli insegnanti del cantone di Basilea-Campagna che ha definito l’episodio una “discriminazione contro le donne”.
Anche dal governo svizzero sono arrivate dure reazioni. “Non possiamo accettare questo in nome della libertà di credo. La stretta di mano è parte della nostra cultura”, ha spiegato il ministro della Giustizia Simonetta Sommaruga che ha aggiunto “non è così che mi immagino l’integrazione”. Il ministro non se la immagina così, ma la preside di una scuola sì invece. E purtroppo casi come questo non sono isolati; capita spesso che proprio nelle scuole, la classe degli insegnanti si ponga come “avanguardia” della sostituzione di popolo e della rinuncia alla cultura e all’identità delle nazioni europee.
Davide Romano
2 comments
Le professoresse svizzere dovrebbero rifiutarsi di insegnare a questi barbari incivili !!!
Barbari incivili degni solo di vivere nelle tende sulla sabbia.
Non hanno mai dato nulla alla civiltà eppure i buonisti ce li portano in casa nostra.