Ferrara, 8 apr. – Igor il Russo è stato preso. Anzi no, è ancora in fuga. Le notizie dalle campagne del ferrarese dei susseguono di minuti in minuto. Il killer di Budrio è braccato, sta scappando a piedi nella boscaglia. Ma le guardie lo stanno inseguendo.
Dopo un’imponente caccia all’uomo che dalle 19 di oggi ha coinvolto decine di agenti che stavano pattugliando la zona attorno a Prtomaggiore, Igor Vaclavic, sospettato numero uno della strage di Budrio, è stato inseguito nelle campagne tra Marmorta e Molinella, a ridosso del bolognese. Lì ha abbandonato l’auto sulla quale stava fuggendo e si è addentrato nella boscaglia a piedi.
Poco prima aveva ucciso uno guardia provinciale, sulla strada provinciale Mondo Nuovo. Due agenti erano di pattuglia quando un uomo ha loro sparato. Una delle due guardie è morta sul colpo, l’altra è gravemente ferita. Il killer, dopo aver sparato, ha rubato le armi alle guardie ed è fuggito a bordo di un Fiorino bianco, rubato a Molinella. L’omicidio ha subito fatto pensare che ci fosse lo zampino di Vaclavic, sia per la dinamica sia per la vicinanza alla zona di Budrio.
Igor il Russo è braccato da giorni, dopo che una settimana fa aveva ucciso con la pistola sottratta a una guardia giurata aggredita a Consandolo Davide Fabbri, il barista di Budrio che stava difendendo la moglie in seguito alla rapina nel suo locale.
Igor Vaclavic è un ex militare russo di 40 anni. Vive in Italia dal 2006. Spietato rapinatore, addestrato nell’Armata Rossa, il Polesine è la sua terra di conquista. Un rambo russo che dice di ispirarsi a Robin Hood. Esperto di arti marziali e di tiro con l’arco, è alto 1 metro e ottanta circa di corporatura robusta, e padroneggia l’uso delle armi da fuoco. È ricercato a livello europeo per numerose rapite di efferata crudezza. Ma in Italia è uscito di galera per buona condotta. Su di lui pendono due decreti di espulsione mai eseguiti. Uno del 2010 e uno del 2011. In quest’ultima occasione il gip oltre a condannarlo a 5 anni e 8 mesi, decise che al termine della pena venisse espulso. Ma lui è uscito in anticipo.