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Marò: il castello di carta indiano

by La Redazione
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Latorre-e-GironeRoma, 9 set – La notizia è che ho le carte giudiziarie indiane, quelle secondo cui i nostri due militari sono colpevoli dell’omicidio dei due pescatori, carte che da tre anni e mezzo sono nel “cassetto indiano” (ma sapientemente utilizzate per fare veline ai media), che sono negate perfino agli avvocati difensori (senza deposito dei capi di accusa le accuse restano nel cassetto) e negate alla magistratura italiana che le ha richieste per rogatoria internazionale alla magistratura indiana. La domanda è: ma chi te le ha date? Al momento opportuno lo dirò e le metterò in rete, prima voglio studiarmele per bene, e le sorprese non mancano. Ad esempio finora sapevamo dalle dichiarazioni che Mr. Freddy Bosco, capitano e proprietario del peschereccio St. Antony, dopo la sparatoria delle 16:30 telefona con il telefono WHS (una radio, insomma) al suo amico Prabhu chiedendogli di avvisare la Guardia Costiera, la quale lancia la scoperta e la cattura del colpevole. E la domanda è sempre stata: ma perchè non gli telefona lui, alla Guardia Costiera? In realtà, ci dicono ora le carte, alle 17:30 arriva alla stazione di polizia marittima di Neendakara un certo Alphonse Philip (CW-12) che avvisa il poliziotto di turno CW-57 del fatto, ma lo fa in modo “cripitico” (…gave criptic information regarding this incident…) Alphonse Philip a sua volta era stato avvisato dell’incidente da Aloysious (CW-11) che a sua volta era stato avvisato da Prabhu (CW-10) che era stato avvisato da Freddy Bosco (CW-1). Il poliziotto CW-57 avvisa il su capo CW-58 che avvisa la Guardia Costiera. A questo punto il St. Antony viaggerebbe per cinque ore e mezza (approda circa alle 23) senza che nessuno a bordo, con i cellulari che prendevano e la radio WHS a disposizione, pensi di telefonare a casa o alle autorità. Allo stesso modo la Polizia di Neendakara non chiama il St. Antony ma aspetta pazientemente quattro ore e mezza (17:30-23:00) sul molo. Ma quando arriva il St. Antony Freddy Bosco dichiara che gli hanno sparato alle 21:30, non alle 16:30! CW-57, che aveva preso l’informazione da Alphonse Philip per una sparatoria avvenuta alle 16:30 non batte ciglio, nemmeno quando il suo capo CW-58 poco dopo raccoglie la testimonianza di Bosco che gli hanno sparato alle 16:30; E nemmeno questa contraddizione viene riportata nel rapporto definitivo che CW-58 redige, sembra, la mattina del 16/2; E cambia completamente la figura di Prabhu che non è un conoscente di Bosco ma il vero proprietario del St. Antony, e quindi la persona a cui qualche settimana dopo il St. Antony viene restituito, e che il giorno dopo lo affonda. E’ ovvio, è al proprietario che si restituisce il bene sequestrato, ma che interesse aveva Prabhu ad affondare il suo peschereccio se non era neanche a bordo durante la sparatoria? Continuava ad affittarselo o andarci a pesca. E’ ovvio che se mi sparano, con due colpiti a bordo, la prima cosa che faccio chiamo la Guardia Costiera, spiego cosa è successo, do la mia posizione, comunico la rotta di rientro e chiedo che mi vengano incontro ad aiutarmi. Invece Bosco telefona a Prabhu che telefona a Aloysious che telefona a Alphonse Philip che va ad avvisare la polizia marittima, ma in modo “criptico” (forse ha fatto un indovinello!). La polizia marittima nel mentre fa avviare alla Guardia Costiera l’operazione aereonavale per catturare il colpevole nemmeno chiama il St. Antony, aspettando tranquillamente cinque ore per verificare se l’informazione criptica di Alphonse Philip sia vera o una baggianata. E quando Bosco dichiara che la sparatoria sarebbe avvenuta cinque ore dopo (cioè quando Alphonse Philip va alla Polizia ancora non era successo niente!) nessuno ha di che ridire. Insomma, come si vede una attenta lettura delle documenti indiani va fatta, perchè così come è messo il castello di carte proprio non sta in piedi.
Luigi Di Stefano

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HOPITAL 12 Settembre 2015 - 10:39

Bravi ‘il primato nazionale’ racconta la verità mentre, al contrario, la Rep.it continua con la sua campagna denigratoria sui Maro pur essendo stata la prima a pubblicare il filmato che scagiona i due…ma che razza di gioco fanno? Analizziamolo:
1) i RIS non hanno mai partecipato all’estrazione delle pallottole dalla S. A. per cui tutte le perizie successive non hanno validità legale
2) la perizia portata per sbaglio ad Amburgo è quella vera e pubblicata su the hindu due giorni dopo, mentre quella taroccata è proprio quella che Rep.it spaccia per vera. Basta vedere cosa dichiarano i RIS.
3) altra balordaggine è sostenere che tutti i processi sono stati bloccati dagli italiani in quanto dalle carte originali pubblicate su the hindu nei primi 15 inizi di processo a bloccare tutto sono stati i giudici indiani … che erano a conoscenza di questa autopsia?
4) a riprova dell’innocenza dei due è stata la richiesta dell’inversione dell’onere della prova nel 2014 … Con tutte quelle prove? Su questo la Rep ha sempre glissato … Chissà perché?
Forse perché dava fastidio alla loro teoria di colpevolezza basata su un libro ‘di fantascienza’ scritto da un certo M. Miavaldi ?
Ora cercano di screditare pure le carte originali indiane?

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