
La scoperta del rame rubato non è frutto del caso, ma di un imponente servizio straordinario di controllo del territorio, che ha visto coinvolte circa 15 pattuglie tra polizia, carabinieri e polizia municipale.
Alla base di queste ispezioni e controlli congiunti, il tasso di criminalità del territorio pisano e proprio una recente serie di furti di rame. Furti che hanno colpito numerosi cantieri edili, ma anche tratti di ferrovia e addirittura un cimitero, quello di Asciano, dove a fine marzo sono state devastate un centinaio di tombe, per rubare guarnizioni, cornici, portafiori, paralumi e tutto ciò che fosse fatto di rame.
Gli inquirenti ritengono che il rame ritrovato sia il frutto diretto di questi furti.
I cimiteri quindi si aggiungono agli ormai classici bersagli dei ladri di rame, che colpiscono con frequenza società di trasporti, dell’energia e delle telecomunicazioni, aziende elettrotecniche e elettroniche attive nella produzione e nell’utilizzazione di beni prodotti con l’impiego di rame, e ancora strade, ferrovie e infrastrutture in genere.

Ettore Maltempo