Roma, 11 ago — «Non si tratta di un soggetto pericoloso»: con questa motivazione del giudice torna in libertà — dopo aver trascorso una sola notte in carcere — il 34enne afgano che l’altro ieri ha molestato, palpeggiandole, due ragazzine minorenni sulla spiaggia «il Curvone» di Ostia.
Afgano palpeggia due minori, subito libero
«Ne ho solo sfiorata una mentre nuotavo», questa è stata la giustificazione dell’immigrato, sul quale grava l’accusa di violenza sessuale aggravata nei confronti delle due giovanissime vittime. Il pm aveva chiesto per l’indagato la misura di custodia cautelare in carcere ma il giudice si è dimostrato più propensa ad accogliere la tesi del difensore secondo il quale, riporta La Verità, «è stato un gesto involontario» e che il cliente «non voleva comprimere la libertà sessuale delle ragazze», che l’afgano «non conosceva» e di cui «non si era reso conto dell’età».
Molestie sulla spiaggia
I fatti sono avvenuti lunedì mattina nei pressi della popolata spiaggia pubblica del «Curvone», a Ostia. Frequentatissima da adolescenti e giovanissimi ma anche luogo di ritrovo di alcuni senzatetto, nomadi e sbandati di varia provenienza. Lì lo straniero avrebbe approcciato le due minorenni mentre erano in acqua, prima tentando uno scambio di battute, poi con delle avance decisamente pesanti. Successivamente si sarebbe spinto oltre paleggiando una delle due, che sarebbe fuggita, in preda al panico. A quel punto lo straniero avrebbe rivolto le proprie sordide attenzioni all’altra, che ha cominciato a gridare attirando così l’attenzione dei presenti. I carabinieri, allertati dai testimoni, sono intervenuti in beve tempo, fermando l’afgano — che nel frattempo se l’era data a gambe — a pochi metri dalla spiaggia.
Una notte in carcere
All’arresto è seguito il trasporto al tribunale di Piazzale Clodio, dove le vittime hanno riconosciuto il presunto molestatore che è stato quindi associato al carcere di Regina Coeli. Carcere in cui l’immigrato ha trascorso una sola notte, poiché il giorno dopo il giudice di turno ha deciso di rimetterlo in libertà, disponendo per lui il divieto di dimora a Roma. La prossima udienza è fissata per il 20 settembre.
Cristina Gauri
1 commento
Lo scandalo è che sia stato arrestato, quando in televisione ci sono presentatrici ddonne che palpeggiano uomini e non vengono neanche licenziate.