Altri allarmi, ben più gravi, sono stati lanciati dai medici dell’ospedale SS. Trinità di Cagliari, dal quale sono evasi diversi immigrati affetti da Tubercolosi ricoverati nel reparto di malattie infettive: patologia che se non trattata adeguatamente può portare anche alla morte. Infine, una cinquantina di questi “fantasmi” ha colonizzato la piazza antistante il palazzo del sindaco Zedda, da anni abbandonata al degrado dei materassi ammassati sotto gli alberi secolari e delle bancarelle abusive. Di loro non si conoscono nome, identità, provenienza, trascorsi. Ma la politica glissa e la prefettura la imita. Prodromo di questa latitanza di massa sono stati le innumerevoli manifestazioni e i disordini registrati sia nel capoluogo sardo che nei centri urbani dell’ entroterra, per chiedere il trasferimento in altre regioni d’Italia o d’Europa: emblematico il caso di Palmadula, dove una cinquantina di presunti richiedenti asilo ha rifiutato di entrare in un hotel ed è stata premiata dalle autorità che hanno consentito il loro accompagnamento con un pullman “fino al centro abitato” dove sono stati “lasciati al loro destino”. Un brutto colpo per chi si augurava di ripopolare la Sardegna con i “nuovi sardi” provenienti dall’Africa, visto che in tanti non sembrano voler seguire i “percorsi d’ integrazione”.
Un rischio importante alla salute e alla sicurezza pubblica se, mettendo da parte i toni pietistici degli xenofili radicalizzati, si considerano le modalità di contagio della TBC (un semplice starnuto) o le dichiarazioni rilasciate alla Bbc dal consigliere dell’apparato di sicurezza libico Haroun, riguardo la presenza dei tagliagole dell’Isis a bordo dei barconi. Ma adesso pensiamo ad accogliere gli altri 1000 immigrati che sbarcheranno nelle prossime ore a Cagliari (numero record) con la nave norvegese Siem Pilot e torniamo a far finta che sia tutto normale assieme al presidente della Regione Pigliaru e al sindaco Zedda.
Vittorio Susinno
2 comments
“Tutto sotto controllo”
“Noi facciamo i controlli a chi entra”
Quante altre volte dovrò sentire questa stronzata?
Salah Abdeslam (terrorista al Bataclan) passò dall’ Italia.
Lahouaiej Bouhlel (terrorista di Nizza) anche.
I complici di quest’ ultimo gestivano un traffico di immigrati dall’ Italia alla Francia.
E niente, nel nostro paese, li ha fermati.
Però Alfano dice che siamo al sicuro.