Atene, 6 mag – Continua a sfumare l’ipotesi di un accordo della Grecia con i suoi creditori internazionali sullo sblocco dell’ultima tranche di finanziamenti del piano di salvataggio varato nel 2011. L’eurogruppo di lunedì, chiamato ad esprimersi in materia, si terrà in un clima abbastanza teso, dove sospetti e disaccordi la faranno da padrone. Yanis Varoufakis, intanto, è impegnato nell’ennesimo tour europeo per sondare le disponibilità dei singoli ministri dell’Economia.
Secondo l’esecutivo di Atene, lo stallo nei negoziati non è da attribuirsi al balletto di riforme e non-riforme promesse da Tsipras ai suoi elettori e, dall’altra parte, al Brussels Group, la fu Troika. Al contrario, la causa sarebbe nelle “serie divergenze fra Ue e Fmi che ostacolano i negoziati”. Bruxelles e Francoforte sarebbero infatti “disponibili a trattare sulle riforme” -lavoro e pensioni in primis- ma non sulla ristrutturazione del debito. Al contrario, da Washington ci sarebbe un accordo di massima a termini invertiti: sì ad un ragionamento sul debito, nessun passo indietro sulle riforme strutturali.
Un modo come un altro, quello del governo greco, di cercare di attribuire le responsabilità fra più soggetti per evitare di doversi far carico delle rassicurazioni elettorali che Tsipras sapeva già di non poter mantenere se non a prezzi altissimi, quali l’uscita dall’euro che però -e parve chiaro fin da subito- non sembra essere, almeno per ora, punto di discussione all’ordine del giorno.
Intanto, oggi sono stati rimborsati al Fondo monetario 200 milioni che erano in scadenza già da inizio mese. L’appuntamento, tuttavia, è per il prossimo 12 maggio quando è atteso il pagamento di una tranche da 770 milioni. Al momento non è dato sapere con quali risorse Varoufakis sarà in grado di farvi fronte.
Nonostante le misure messe in atto nel tempo e volte, nelle intenzioni, ad isolare le finanze elleniche dal resto dell’area euro, il paventato rischio di default si fa sentire pesantemente sui mercati. Ieri i listini europei hanno registrato perdite record: Atene -3.85 e Milano -2.63%. Piazza Affari e gli altri mercati del continente non brillano neanche in apertura della seduta odierna. Torna a salire anche lo spread Btp-Bund, a quota 129.
Filippo Burla