Dopo aver chiuso l’esercizio del 2014 con una perdita di oltre 5 miliardi di euro, l’istituto di Rocca Salimbeni ha necessità di liquidità immediata. Una parte verrà dall’aumento di capitale, con il quale si punta a raccogliere sul mercato almeno 3 miliardi. La ricapitalizzazione, stando a quanto comunicato dai vertici della banca, si farà fra maggio e giugno.
Una seconda parte delle risorse verranno invece, come previsto, dalla conversione in azioni dei “Monti bond” non rimborsati a scadenza. In questo modo, il ministero dell’Economia diventerà azionista dell’ente. Il controvalore è stato calcolato come media dei valori di borsa degli ultimi dieci giorni. Al ministero andranno così 449 milioni di nuove azioni, quasi il 9% del totale. A seguito dell’aumento di capitale, al quale via XX Settembre non dovrebbe prendere parte, la quota scenderà tuttavia al 4%. Stante la plausibile diluizione della compagine sociale, si tratta comunque di una quota di rilievo, probabilmente vicina alla maggioranza relativa.
Il dicastero guidano da Padoan, inoltre, si è impegnato “fino al 180esimo giorno successivo al 1° luglio 2015, a non effettuare operazioni di vendita delle azioni ricevute”, spiegano da Monte dei Paschi, “così da allinearsi alla prassi di mercato e riducendo per un ragionevole periodo di tempo le potenziali conseguenze negative sul titolo legate al possibile effetto di eccesso di offerta sul mercato”.
Filippo Burla