Roma, 31 gen — La profezia di 1984 di George Orwell si fagocita lo stesso 1984: accade in Gran Bretagna, dove l’università di Northampton ha posto un trigger warning — la lettera scarlatta 2.0, ovvero un avvertimento sulla «potenziale pericolosità» — sul romanzo distopico più citato — a ragione — di questi ultimi anni passati in ostaggio della dittatura del pensiero unico. Per «potenziale pericolosità» si intende il rischio che la minoranza di turno affamata di «diritti» e con la propensione a sentirsi offesa per una virgola di troppo, apra il libro in questione e se ne possa avere a male.
Insomma, la perfetta realizzazione dell’incubo preconizzato da Orwell, di cui lo stesso 1984 è diventato vittima. Certo, il trigger warning non è una messa all’indice… per ora. Ma già il «bollino di avvertimento» è un segnale di partenza. E conferma il pantano culturale e ideologico in salsa woke in cui sono piombate le università di mezzo mondo.
Un ateneo inglese mette il bollino rosso a 1984
Oltre a 1984, fa sapere il Daily Mail, sono ritenuti offensivi e sconvolgenti anche Finale di partita di Samuel Beckett, la graphic novel V For Vendetta di Alan Moore e David Lloyd e Il sesso delle ciliegie di Jeanette Winterson. Riguardo a 1984, l’ateneo britannico fa sapere che il bollino rosso è stato apposto perché il libro «affronta questioni impegnative relative a violenza, genere, sessualità, classe, razza, abusi, abusi sessuali, idee politiche e linguaggio offensivo».
Il parlamentare conservatore Andrew Bridgen ha così commentato la notizia, ponendo il proprio sarcasmo sul cortocircuito culturale: «I nostri campus universitari stanno rapidamente diventando zone distopiche del Grande Fratello in cui viene insegnata la neolingua per ridurre la gamma del pensiero intellettuale e cancellare chi non si conforma ad esso. Troppi di noi, e da nessuna parte è più evidente delle nostre università, hanno liberamente rinunciato ai nostri diritti per conformarsi invece a una società omogenea governata da un’élite liberale che ci “protegge” da idee che ritengono troppo estreme per la nostra sensibilità».
Cristina Gauri
2 comments
“una società omogenea governata da un’élite liberale che ci “protegge” da idee che ritengono troppo estreme per la nostra sensibilità»
questi roiti pidocchiosi e immondi possono solo ringraziare che la “società civile”
raramente ha accesso ai media,altrimenti sarebbero letteramente sepolti da
critiche,proteste,pernacchie e contumelie varie,
da gente che non li sopporta più:
personalmente mi hanno rotto tanto le scatole che sto cominciando a farlo apposta,ad essere ruvido nel parlare….
specialmente quando vedo intorno a me femministe,sinistrati e ciellini
che guardano storto
o puntano il dito.
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