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Libia, la Francia ammette: “Nostri i missili trovati nella base di Haftar”

by Ludovica Colli
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Parigi, 10 lug – Alla fine il governo francese ha ammesso la presenza di suoi missili in una base usata da forze militari del generale libico Khalifa Haftar, a Gharian, ma ha negato che sia stata la Francia a fornirli ai combattenti. Il ministero della Difesa francese ha però precisato che i quattro missili Javelin, trovati dalle truppe del premier libico Fayez al Serraj nella base di Gharian, dopo la riconquista della località a Sud di Tripoli, erano in dotazione alle forze francesi, “schierate a scopi di intelligence antiterrorismo” in Libia.

I missili, definiti dal ministero francese, “danneggiati e fuori uso” erano stati “temporaneamente immagazzinati in un deposito per la distruzione”. “E non sono stati trasferiti alle forze locali”, ha poi precisato la nota ufficiale. Queste armi erano “di proprietà delle nostre forze per la loro stessa sicurezza” e “non è mai stata in questione” l’idea di “vendere, cedere, prestare o trasferire queste munizioni a chiunque in Libia”, ha ribadito il ministero. Resta quindi da capire come questi missili siano finiti nelle mani dei ribelli filo Haftar.

Salvini: “Fatto gravissimo, chiederemo spiegazioni”

“Sarebbe un fatto gravissimo, chiederemo spiegazioni: dobbiamo lavorare tutti insieme per pacificare la Libia, non per armare gruppi che poi attaccano obiettivi civili“, è il commento a caldo del vicepremier e ministro dell’Interno Matteo Salvini, interpellato dall’Agi sulla vicenda.

Parigi appoggia Haftar contro al Serraj

“Mistero” dei missili a parte, è ormai conclamato che Parigi sia tra i principali sostenitori (insieme a Egitto e Emirati Arabi) del generale della Cirenaica, in guerra contro il governo di Serraj (l’unico ufficialmente legittimo a livello internazionale). Aver dovuto ammettere la paternità dei missili è quindi poca roba rispetto a quello che presumibilmente è un livello di coinvolgimento ben superiore nel supporto alle truppe di Haftar.

Lo scoop del New York Times

A rivelare il ritrovamento dei missili anticarro era stato il New York Times, che aveva riportato le conclusioni di un’indagine del Dipartimento di Stato Usa, secondo la quale le armi erano state vendute a Parigi. Prodotti dalla Lockheed-Martin, i Javelin costano più di 170 mila dollari l’uno e vengono venduti dagli Usa solo a nazioni alleate. Nel 2010 la Francia aveva ordinato a Washington fino a 260 Javelin. Una fonte militare francese, aveva rivelato sempre il Nyt, aveva affermato però che i missili, già inutilizzabili, erano stati stoccati temporaneamente in un magazzino in attesa di essere smantellati e non trasferiti alle milizie locali.

Ludovica Colli

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