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Strage del Sinai, ecco perché l’Isis odia i Sufi

by admin
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Bir El Abed, 27 nov – È un incubo senza fine quello che vivono gli abitanti dei Sinai settentrionale. Venerdì l’ultima carneficina, la peggiore degli ultimi 4 anni di violenze da parte degli islamisti. 305 i morti, tra cui 27 bambini, e 128 i feriti. Un ordigno è esploso durante l’uscita dei fedeli dalla preghiera, seguito da colpi di arma da fuoco contro chiunque cercasse di fuggire. Era la prima volta che in Egitto veniva presa di mira una moschea. Ora i delicati equilibri tribali che regolano la vita di quella difficile regione sono seriamente a rischio, se non già del tutto saltati.

Nel mirino dei terroristi è finita una moschea sufi, dove viene insegnata quella dottrina e disciplina di perfezionamento spirituale islamico che punta a preservare la comunità dal rischio di un irrigidimento della fede. I sufi sono considerati apostati dal sedicente Stato Islamico. Ancora nessuno ha rivendicato la carneficina di venerdì, ma alcuni testimoni affermano di aver visto brandire ai terroristi le bandiere nere dell’Isis.

Già in passato esponenti del sufismo erano stati bersaglio delle violenze dei jihadisti, nel Sinai e non solo. Questo perché riescono ad attrarre molti giovani, strappandoli a quel processo di radicalizzazione che li porta a diventare combattenti al soldo del Califfato.

Il presidente egiziano Adb Al Fatah al Sisi, proclamando tre giorni di lutto nazionale e facendo appello a una maggior collaborazione fra Egitto, Stati Uniti e Israele, ha promesso una vendetta brutale. Tant’è che poche ore dopo la strage alcuni droni dell’esercito egiziano si sono levati in volo e hanno colpito alcuni obiettivi, uccidendo almeno 15 jihadisti.

Un elemento, quest’ultimo che ha destato non poche perplessità egli osservatori. Poiché se è stato così facile e immediato organizzare un raid, individuare e colpire i terroristi a strage compiuta, perché non si è fatto nulla per preservare la sicurezza e l’incolumità di quanti sono stati vittima della violenza jihadista?

Anna Pedri

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1 commento

Tony 27 Novembre 2017 - 7:17

…..chiedere collaborazione anti is agli USA e stato ebraico …chiedere aiuto a chi ha creato l’is che senso ha?? Nessuna; pura perdita di tempo..

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